Opere del conte Algarotti . trovan-do espedienti a ogni cosa, temporeggian-do, non facendo esperimenti se non sicu-ri, con una fermezza danimo e una per-severanza , che da tutti era tenuta ostina-zione , conduce felicemente il negozio afine, superando in somma le difficoltà ,che parevano le più insuperabili, e usan-do quelle virtù, per cui Anson presa Pai-ta e il vascello di Maniglia torna coteso-ri del Perù e del Messico in Inghilterra .Limpresa del Bing nelle acque di Si-cilia fu più strepitosa, non più bella diquella dellAnson. I trattati di Munster e di 334 Lettere e di Osnabruck furono pi


Opere del conte Algarotti . trovan-do espedienti a ogni cosa, temporeggian-do, non facendo esperimenti se non sicu-ri, con una fermezza danimo e una per-severanza , che da tutti era tenuta ostina-zione , conduce felicemente il negozio afine, superando in somma le difficoltà ,che parevano le più insuperabili, e usan-do quelle virtù, per cui Anson presa Pai-ta e il vascello di Maniglia torna coteso-ri del Perù e del Messico in Inghilterra .Limpresa del Bing nelle acque di Si-cilia fu più strepitosa, non più bella diquella dellAnson. I trattati di Munster e di 334 Lettere e di Osnabruck furono più famosi , mapiù facili assai della pratica condotta dallEmo . Tali cose richiamano alla mente 1impresa di Senofonte, che colle reliquiedei diecimila Greci traversa tutta lAsianimica, e gli riduce salvi a casa; la im-presa di Giulio Cesare , che con pochecoorti fa fronte alla potenza di Egitto. E^se Giulio Cesare tornasse al mondo, nonpare a lei, che di Anson ne farebbe ilsuo ammiraglio , dell Emo il suo mini-stro ?. V Varie. 535 AL SIGNOR FRANCESCO M/ ZANOTTI A BOLOGNA. Cavallina 26. luglio lySy. VJli elegantissimi vostri commentari no-vellamente usciti sono il giardino, dove ioda più giorni in qua vo passeggiando inquesta villa : e non sono già di quei giar-dini^ dove un parterre ne riflette un al-tro , un viale ha in faccia il suo compa-gno, ogni cosa è uniformità. Sono giardi-ni allinglese variati di ogni naturale bel-lezza . Mi ci avete anche voluto, .gentil-mente nominandomi, elevare una statua,o piuttosto centum potiore signis muneredonas . Tra le singolarità , che con non pic-ciol mio diletto ci ho trovate , è quel pa-radosso : che quantunque le cose tenute alsole, e poi recate al bujo, risplendano ;quanto piìi sieno state tenute al sole, tan-to risplendon meno : cosicché la luce , che ec- 536 L E T T E n E eccita i fosfori, ella stessa gli mortifica,ed anche gli spegne. Non si dovrebbeglipiuttosto credere, che poiché la luce ac-cende i corpi, quanto pi


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