La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . Fig. 40. — Palazzo Spinelli. Particolare dei graffiti della facciata. Fot. Alinari. struzioni poggiavano, le buche pontaie in cui erano confitti iloro sostegni ; e di queste tracce si valse il Kohault de Fleurynellopera La Toscane au Moyen-àge (Tav. II) per la ricostru-zione ideale dei due palchetti che un tempo correvano lungo ipiani superiori del palazzo del Podestà verso via del Proconsolo. Al pari delle tettoie, i balconi e i palchetti dovevano di-stare da terra almeno cinque Nel Quattrocento, col mutare delle condizioni so


La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . Fig. 40. — Palazzo Spinelli. Particolare dei graffiti della facciata. Fot. Alinari. struzioni poggiavano, le buche pontaie in cui erano confitti iloro sostegni ; e di queste tracce si valse il Kohault de Fleurynellopera La Toscane au Moyen-àge (Tav. II) per la ricostru-zione ideale dei due palchetti che un tempo correvano lungo ipiani superiori del palazzo del Podestà verso via del Proconsolo. Al pari delle tettoie, i balconi e i palchetti dovevano di-stare da terra almeno cinque Nel Quattrocento, col mutare delle condizioni sociali e poli- 1 Statuto del Podestà del 1324, L. IV, R. VI; Statuto del Podestà del 1355,L. Ili, R. CLXVIIII e CLXXVII. LA STRUTTURA E LASPETTO ESTERNO 53 tiche, le regioni dindole militare che per laddietro avevanosconsigliato lerezione dei balconi di pietra vennero a man-care. Con tutto ciò non si vede che neppure allora fosseroadottati, sia perché ormai cosi voleva la tradizione costrut-tiva locale, sia perché si riteneva che la loro presen


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