. Ricciardetto di Niccolò Carteromaco [pseud.]. Come fta fcritto in un foglio veturto,Il quale narra ancora che Almerina,Quando lo feppe,ne fentì é non ben capiflTe la mefehinaLa gran virtù del mo&zo mazzafrufto,Che fé per forte la fapeva tutta,Lavrebbe al certa il gioito duo! dtftrutt*. Ma VENTESIMO. 145 Ma teijipo è ornai di rivoltare alrroveGli afflitti carmi, e rallegrar chi mode;E nella iclva ritornar, là dovePieno damore e di desìo di lodeInfiem coi* Malagigi il paflò moveIl mio Ricciardo, il cavalier sì à dunque venite, e vi promettoPi colmarvi le orecchie di dile


. Ricciardetto di Niccolò Carteromaco [pseud.]. Come fta fcritto in un foglio veturto,Il quale narra ancora che Almerina,Quando lo feppe,ne fentì é non ben capiflTe la mefehinaLa gran virtù del mo&zo mazzafrufto,Che fé per forte la fapeva tutta,Lavrebbe al certa il gioito duo! dtftrutt*. Ma VENTESIMO. 145 Ma teijipo è ornai di rivoltare alrroveGli afflitti carmi, e rallegrar chi mode;E nella iclva ritornar, là dovePieno damore e di desìo di lodeInfiem coi* Malagigi il paflò moveIl mio Ricciardo, il cavalier sì à dunque venite, e vi promettoPi colmarvi le orecchie di diletto. Fine del Canto Ventèlimo * CAN« 34*. CANTO XXL ARGOMENTO. Fatta per incantefimo DefpinaCruda a Ricciardo, il pone in gran periglio;Ma Malagigi da quella rovinaLo [campa col poter del fuo duo minor cugin feguon Lirina yE reflan nelV orrendo tante flreghe Ricciardo s9 affronta,Che tante Benevento non ne conta. IL creder, Donne vaghe, è cortesìa;Quando colui che fcrive, o che favella,Polla elTére folletto di bugìa,Per dir qualcofa troppo rara e bella •Duncjue chi afcolta quella iftoria mia,E non la crede frottola o novella,Ma cofa vera come ella è di fatto,Fa che di lui mi chiami foddisfatto. E pure VENTUNESIMO. *« E pure che mi diate piena fede,Della dubbiezza altrui poco mi ì* Qpera per vpi da capo a piedeElla è formata, e fé punto ella vale,E* tutto il fuo valor voftjra fa, che un giorno ancor non metta lale,E il mar trapali! ? Io non fono indovino,Ma preveggo felice il fuo dettino. 3 Or fi torni all iftoria. Sul ronzinoAndava il nano, vo dir Malagigi,E Ricciar


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