Storia dell'Italia antica . il regno di Merenptah, violando i confini dellasacra terra di Osiri, invasero lEgitto insieme coi Libii e altri popoliappartenenti alle regioni del mare, tra cui sono nominati i Licii, i Si-culi e i Sardi: ed è detto che i Tusci erano alla testa dellaudacissimaimpresa, e che i guerrieri avevano condotto seco mogli e figliuoli, evi-dentemente col disegno di fondare un nuovo stabilimento nel Delta: egià erano non lungi da Merafi dove furono pienamente disfatti. Vedi Rougé,Sur les attaques dirigées cantre VEyypte par les peiiples de la Me-diterranée vers le quatorziéme


Storia dell'Italia antica . il regno di Merenptah, violando i confini dellasacra terra di Osiri, invasero lEgitto insieme coi Libii e altri popoliappartenenti alle regioni del mare, tra cui sono nominati i Licii, i Si-culi e i Sardi: ed è detto che i Tusci erano alla testa dellaudacissimaimpresa, e che i guerrieri avevano condotto seco mogli e figliuoli, evi-dentemente col disegno di fondare un nuovo stabilimento nel Delta: egià erano non lungi da Merafi dove furono pienamente disfatti. Vedi Rougé,Sur les attaques dirigées cantre VEyypte par les peiiples de la Me-diterranée vers le quatorziéme siede avant nótre ère, in Revue archeo-logique, 1867, voi. 16, p. 35-45, e 81-103; Laìiorm&nt, Manuel dliisioireancienne de VOrient, I, 428 e segg., Paris 1869; Chabas, Etiides surles antiquités hìstoriques, Paris 1872, pag. 197 e segg. 1 Diodoro, V, 20. 2 Pausania, X, 11, 16. Per le navi etrusche vedi Micali, Monum.^ tav. 103. 3 Diodoro, XI, 88. Vannucci — Storia dellItalia antica — I. ^^^ 882 [LlB. Gap. V.] LETRURIA CAMPANA DISTRUTTA DAI SANNITI. 883 oro, fece prendere il porto di Pirgi, e predare il tempiodi Matuta pieno di offerte ricchissime, I Ceriti cólti allasprovvista corsero invano a portare riparo: furono daogni parte battuti, molti fatti prigioni; fu disertato ilpaese, e il tiranno ebbe dalle spoglie cinquecento talenti *. Le due confederazioni etrusche della Campania e dellepianure del Po, separatesi affatto dalla madre patria,erano già andate preda a più forti genti italiane e anuovi barbari venuti di fuori. Gli Etruschi campani, infiacchiti sulla terra molle edilettosa, cadevano vittime dei ripetuti assalti e dei tra-dimenti. Invano più volte avevano mosso guerra ai Grecidi Cuma assediandoli per mare e per terra. Le navi gre-che e siracusane spedite da Cerone avevano dato lorouna grande sconfìtta nel golfo Cumano (280 di Roma) .In appresso furono assaltati nelle loro dimore dai fortiSanniti, i quali precipitando armati dai loro monti cor


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