. . DELLANGVILLARA. MEntre che dà Io Scorpion ricettoA la cornuta Dea, sarman di /degno,Et interrompon col lor crudo afpettoOgni nobil principio, ogni difè; quefto influflb rio, prouo io leffetto,Si fta Delia per me fèmpre in tal fègno ;E mi fanno ambi a gara oltraggio, e fcornoLo Scorpio col uenen, Delia col corno. 47. ;*i DEL S. GIOSEPPE HOROLOGI. SE dal Pefce, chel cibo incauto attende,Lhamo, chal uerme inuolto, non è prefò,Eflb indarno sadopra, e non lo pi ende,E quello ne rimane intatto e prudente finge, e non c


. . DELLANGVILLARA. MEntre che dà Io Scorpion ricettoA la cornuta Dea, sarman di /degno,Et interrompon col lor crudo afpettoOgni nobil principio, ogni difè; quefto influflb rio, prouo io leffetto,Si fta Delia per me fèmpre in tal fègno ;E mi fanno ambi a gara oltraggio, e fcornoLo Scorpio col uenen, Delia col corno. 47. ;*i DEL S. GIOSEPPE HOROLOGI. SE dal Pefce, chel cibo incauto attende,Lhamo, chal uerme inuolto, non è prefò,Eflb indarno sadopra, e non lo pi ende,E quello ne rimane intatto e prudente finge, e non contende,Con ben ordito inganno, e non è orfefòE fi lafèia pigliar per uenir poiVittoriofo al fin de uoti iìioi,


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