. Iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de' santi Mauritio & Lazaro. Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, passioni humane, affetti, atti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone. Ampliata dal sig. cav. Gio. Zaratino Castellini romano in questa vltima editione di imagini & discorsi, con indici copiosi, & ricorretta . nomc gencralc dognialteratio-ne,che cade nella mete deirhuomo,6 per raa-lencolia,6 per iracondia,6 per dolore^ per ti-more,6 che viene d


. Iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de' santi Mauritio & Lazaro. Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, passioni humane, affetti, atti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone. Ampliata dal sig. cav. Gio. Zaratino Castellini romano in questa vltima editione di imagini & discorsi, con indici copiosi, & ricorretta . nomc gencralc dognialteratio-ne,che cade nella mete deirhuomo,6 per raa-lencolia,6 per iracondia,6 per dolore^ per ti-more,6 che viene da imperfettione naturale. Giouane fcapigliata ,& fcalza fi diping^__ppercioche il pazzo non ftima fe medefimo,ne akri, e lontano dogni politica conucr-fatione, per non conofcere il_ bene di quella,& non per hne di contemplatione, 6 difpreg-giodelMondo per amor diDio ; eciodicoper rifpetto di quelli,chaucndogia domati gliaffetti loro per la conuerfatioae, fi ritirano ivita folitaria. 11 color cangiantc del veftimcnto dcnotainftabilita, che regna nella pazzia. La pe!lc dOrfo, fignifica che i pazzi per ilpiu fi reggono dallira j percioche fi veggonoquafi corinuamenre far diuerfe ftrauagantie. Tieneconla finiftramano vnacandela_rfaccefa vicino il Soiejperche e fegno di pazzia prefumere di vedere piu per forzadvn picciolo lumicino , che per mezo dellagran viriu del Sole, che si mirabil menie rif-plcnde. PEC- Libro Sccbndo. 477. D Glouane cicco. inudo, & nero ilqualc omoftri di caminare per vie precipitofe,& ftorte,cinto a trauerfo da vna rerpe,con vnvermc , che penetrando il lato manco, gli ro-dailcuore. II peccaro fi dfpinge gfouanc, & cieco perr imprndenza, & cecica di coliii che lo cora-mettc, no cffendo il peccato per fe fteflb altro,che vna trafgrefiTon di leggi,^ vno deuiar dalbene com anco dicefi. T eccato e quelterror^ che*I voler zuolCyE la rapon non reooU, h repnmc^Aia. corifentB CO I (enfo aW attOt c I fa igiuido, & ncro,perche il peccato fpo-ghadellagr


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