. Iconologia . p; foitilifTimo ve!o,denota che queftat*to di peraienzahà da eflcre fincero,&con rettaintentionedi-ticonoliarfi con il Si-gnoi Dio per riceuere la gratia & la remifTio-nedei peccaci, sì di corpa,coroe di pena. Si fa alata per fignificarc che non folo laConfeflìonc ha da cfsere accellerata,mà ancodenota che ella altrui alla gloiia c- terna., ,, _ . .. Tiene la bocca aperta con dimoltratione dimanifeftare glerrori comraeflì, efsendo che ilpeccatore con fcrsandofi,.conu«ene che ha in-tegro, cioè che dicatuttii fuoi peccati a vnoiftaseConfefsorc, & petnon efscte tenut
. Iconologia . p; foitilifTimo ve!o,denota che queftat*to di peraienzahà da eflcre fincero,&con rettaintentionedi-ticonoliarfi con il Si-gnoi Dio per riceuere la gratia & la remifTio-nedei peccaci, sì di corpa,coroe di pena. Si fa alata per fignificarc che non folo laConfeflìonc ha da cfsere accellerata,mà ancodenota che ella altrui alla gloiia c- terna., ,, _ . .. Tiene la bocca aperta con dimoltratione dimanifeftare glerrori comraeflì, efsendo che ilpeccatore con fcrsandofi,.conu«ene che ha in-tegro, cioè che dicatuttii fuoi peccati a vnoiftaseConfefsorc, & petnon efscte tenutocatciuo non ne dica vna parte advno,.&l al-tra, à laltro. ^ Si dipii .gè che dia fòprad>na baferper re-gno di cohanza, &di £priezz3, chè il vin cecfeftcfso,& tendere impropri) appetiti vbedicniial!arapione,la quale fa che il peccatore di-ca quello, che il diauolo vottebbc che eglipct vergogna lafcialsc di dule. Libro PririioICONFERMATI ONE D EL L»A M I C I T I A. X0|. cONFESS^lONE Fortitudo ejl flrmitai /mimi in fulìinendis*tiù repellendis qtithus maxime ejl diffìcilefirmitatem hahere premier^snumvirmist dice5. Tomafo 1, i, . Si rappiefenra in luogo remoto> & fecrctoper moftrare che la confeffione shà da fare,con dire i fuoi peccati fecretamente,& non inpublico, 8i cbe il Confeflore non riueli ad al-tiui quello che sa perviadiConfefIìone,màtcnghi tutto fecieto* LhauetedQta la fronte dalla benda rofla,fignifica che il peccatore ficonofcie coIpcuoLcéc che la confcienzalo rimorde, & però fi ar-io{rifcc& vergogna dhaucre conieffi moiripeccati, Tudor efltimoriuflavituperatiomst qui affe-Ous efl honefti/fmust dice Arift. II verface da glocchi copia di lagrime de-nota, che la Confeffione ha da cfee lagri-niofacon dolore, &difpiaccr gran de dhauerofFefo Iddio che perciò moftradi percuoterfiil petto con la deftra mano, & tenderfi in cpa de i peccati coracflì. Laerym^. poenitemi
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