. Delle antichità longobardico-milanesi : illustrate con dissertazioni dai monaci della congregazione cisterciese di Lombardia. onda si richiede espressa-lo Leg. 175. int. laiegdk, (b) Li è. 6. Itg. 19. ibìd> Tom, IL A a a 570 Dissertazione Vigesimaseconda : mente . De donatione , qua strie thingatione > aut sine launechild faclaest, minime stare debeat. Ma cosa ha mai preteso il legislatorecoli esigere nelle donazioni la tinganone ? L antico lessicografoPapia linterpreta per mutua donacene. Se questo però ne fosseil significato , soverchio sarebbe stato 1 aggiugner 1 obbligo dellaunechi


. Delle antichità longobardico-milanesi : illustrate con dissertazioni dai monaci della congregazione cisterciese di Lombardia. onda si richiede espressa-lo Leg. 175. int. laiegdk, (b) Li è. 6. Itg. 19. ibìd> Tom, IL A a a 570 Dissertazione Vigesimaseconda : mente . De donatione , qua strie thingatione > aut sine launechild faclaest, minime stare debeat. Ma cosa ha mai preteso il legislatorecoli esigere nelle donazioni la tinganone ? L antico lessicografoPapia linterpreta per mutua donacene. Se questo però ne fosseil significato , soverchio sarebbe stato 1 aggiugner 1 obbligo dellaunechild, ossia del compenso . Più al vero sembraci che sac-costi Ugon Grotio (a), spiegandola per donazione solenne , vai adire per donazione eseguita con pubblico autentico istrumenro ,alla presenza de notaj e de testimonj. Siam noi per ciò dav-viso che le donazioni private , nelle quali non entravano , néerano richieste le suddette legali formalità , non avranno avutaannessa 1 obbligazione del launechild, né quella pena si sarà daicontravventori incorsa , che dalla legge vedemmo decretata . (a) Glossario!, v, 371 Arderico, vivente secondo la legge dei Longobardi , manomette un suo servo per nome Raimondo. Carta originale dellanno n 64 nellarchivio di s. Ambrogio. A nno Dominice Incarnaiionis milleximo centeximo sexagesimo quar-to Quinto decimo die mensis lulii ìndictione duodecima. Dilectissi-mo mihi semper Raimondo servo meo pertinente ìurìs mei Ego inDei nomine Ardericus fdius qcf. A^onis Fantis de civitate Me-diolani qui sum professus lege vivere Longobardorum dominus etbenefactor tuus presens presentibus dixi. Quia ad meritum animemee pertinere potest necesse est mihi semper illud agere unde inhoc et in futuro seculo plenam apud omnipotentem Deum et ma-ximam consequi mercedem possim . Et ideo iam diclus Ardericusstatuo te prefatum Raimundum servum meum presenti die et horaesse liberum et absolutum ab omni vinculo servitutis fulfreal etamont de quattuor vii


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