La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . Fig. 47. — Palchetto addossato a una torre. Da un affrescodi B. Gozzoli nella chiesa di S. Francesco a Montefalco. Fot. Alinari. nella via omonima (fig. 64) e del palazzo di Parte Guelfa in viadelle Terme (fig. 56). Squisitamente lavorati a colonnine, adarchetti dentellati, a balaustri, a fregi di gusto classico, sonoal contrario i fanali quattrocenteschi e cinquecenteschi chedecorano i palazzi Medici (fig. 57), Strozzi e Guadagni (giàDei, fig. 58), i quali vanno meritamente annoverati tra i piùvaghi prodotti dellindustria artistica fior


La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . Fig. 47. — Palchetto addossato a una torre. Da un affrescodi B. Gozzoli nella chiesa di S. Francesco a Montefalco. Fot. Alinari. nella via omonima (fig. 64) e del palazzo di Parte Guelfa in viadelle Terme (fig. 56). Squisitamente lavorati a colonnine, adarchetti dentellati, a balaustri, a fregi di gusto classico, sonoal contrario i fanali quattrocenteschi e cinquecenteschi chedecorano i palazzi Medici (fig. 57), Strozzi e Guadagni (giàDei, fig. 58), i quali vanno meritamente annoverati tra i piùvaghi prodotti dellindustria artistica fiorentina nelletà delRinascimento. LA STRUTTURA E LASPETTO ESTERNO 63 Il fanale si accendeva dando fuoco a un viluppo di cenciunti, detto panello, infilzato sullo spunzone centrale. Torri. — Prima della riforma architettonica iniziata al prin-cipio del Quattrocento, al palazzo andava quasi sempre unitala torre. Un tempo le torri erano state strumenti di potenza. Fig. 48. — Via de Girolami. Fot. Giani. per le famiglie e le consorterie magnatizie, che nelle lotte cit-tadine se ne servivano come vedette e come baluardi. Ma giàal principio del sec. xiv molti anni erano trascorsi da quando lapiccola ma bellicosa Firenze, rinchiusa « dentro dalla cerchiaantica », levava al cielo superbamente la fronte irta di centocinquanta torri, alta ciascuna cento venti A comin-ciare dal 1248 le fiere contese tra i Guelfi e i Ghibellini riu-scirono fatali alle torri, poiché quando uno dei partiti prendeva 1 G. Villani, Cronaca, L. Ili, e. 3. 64 CAPITOLO I il sopravvento, non mancava mai di demolire le fortezze degliavversari per diminuirne la potenza.! Particolarmente disastro-so allestetica delle torri fu il ritorno de Guelfi nel 1250, perchéallora esse vennero abbassate tutte per legge a cinquanta brac-


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