. Dell'imprese . limprefe , come ci auuerti-te, mi fi llieglia nellanimo lanueitimento, che pare fempre douerfihauere da chi fi fa le lue dipi^nerc ; & è qucfto ; Chelle Irano più al ui-uOySc al propio, che lia pollìbile rapprelentate : accioche fenza pena ilraffigurino , e conoicanfi al primo /guardo le cofe in quelle lolamente h procuri a tutto quefro j ma cura iì ponga apprello, cheellb figure fiano in quellatto ripofte, maniera, e piegatura del carpo, edelle membra loro , che più i\ richiede , a fignificar meglio per quelleilconceputonollropenfiero . Haueuail noìtro Amicoaquefi


. Dell'imprese . limprefe , come ci auuerti-te, mi fi llieglia nellanimo lanueitimento, che pare fempre douerfihauere da chi fi fa le lue dipi^nerc ; & è qucfto ; Chelle Irano più al ui-uOySc al propio, che lia pollìbile rapprelentate : accioche fenza pena ilraffigurino , e conoicanfi al primo /guardo le cofe in quelle lolamente h procuri a tutto quefro j ma cura iì ponga apprello, cheellb figure fiano in quellatto ripofte, maniera, e piegatura del carpo, edelle membra loro , che più i\ richiede , a fignificar meglio per quelleilconceputonollropenfiero . Haueuail noìtro Amicoaquefii a,ornimolto ben figurato ^nOrfo,checon^Ha delle bianche fi camauanella ferita , che aliai grande apertura mofiraua,erbe, terra, iafil ,efpmi fecondo la propietà della natura ina quando egli è ferito . la^ N ^ qual ipS IMPRESE ^ual dicono, efTer tale. Di raetter nella piaga per guarire tiirrelecòfé ranto dannofe, quanto di falute, che gli fi parano dauanti, di cui di*€euaaMotto:Li£DENHA fn tale Imprefà dico, appadua per opera di buono, e diligente pen-nello la figura al naturale, non pur dellorfb; ma dello iquarciojchelTomoftraua nel pettOjC dellatto del metcerui la manciata dellerbe, dcfaf^fi,e delli fterpi prop i, e diftinti^chin piena forma teneua,talche ne par-tc,nè particella vi reftaua, di cui non lì riconofcellè chiariilìmamentelefler auueniua,Ghe locchio Hella teftafe ne delettana a:iài:equello dellontelleto molto bene in nero fé nappagaua. SIC 1 P P molto beilavilta di sé quellImprefa ancora del mcdelìmo Auto-re,che fu portata dal Conte Carlo dElei airabbattimento,egiuoco de*-caualletti,rappreientato alla fefta grande deCorteggiani Ferraiuoli : laqual era vn arco colla Frezza non lungi da ellofcoccaia ; e la faretra ap-■prellb pienadi faetau-ne, con Vna mano in atro di trarre indi vna f ae!-ta, già fuore più che mezza j con qiiefto Motto: INS T A T A L— fo DI SCIP. BARGAGLL 109


Size: 1847px × 1352px
Photo credit: © Reading Room 2020 / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bookdecade1590, bookpublishervenetiaappresso, booksubjectemblems