. Storia dell'Italia antica. suoi figli adottivi, gli dedicarono una co-lonna onoraria nella cui base, che sola rimane nel giar-dino annesso al Museo Vaticano, coliepigrafe dedicato-ria (), vedonsi in bassorihevo soldati a cavallo e a piedicorrenti intorno al rogo per festeggiare la deificazionedel principe e da altra parte un Genio alato che portalui e Faustina allOlimpo (). C^) Divo Antonino Aug. Pio Antonimis Aiiguslus et Ycriis Aiigustnsfila. OrelH, n. 848. (*) Vedi Aignoli, De colwnna imperaioris Antonini Pii, Romae 1705:Slilobates colwnnae Antoninac e ruderibus Camiti Mariii effossus int


. Storia dell'Italia antica. suoi figli adottivi, gli dedicarono una co-lonna onoraria nella cui base, che sola rimane nel giar-dino annesso al Museo Vaticano, coliepigrafe dedicato-ria (), vedonsi in bassorihevo soldati a cavallo e a piedicorrenti intorno al rogo per festeggiare la deificazionedel principe e da altra parte un Genio alato che portalui e Faustina allOlimpo (). C^) Divo Antonino Aug. Pio Antonimis Aiiguslus et Ycriis Aiigustnsfila. OrelH, n. 848. (*) Vedi Aignoli, De colwnna imperaioris Antonini Pii, Romae 1705:Slilobates colwnnae Antoninac e ruderibus Camiti Mariii effossus intres tabulas distributiis, Romae 1708; Piranesi, Colonna di AntoninoPio; Canina, Edifizi, voi. Ili, p. 127, e IV, tav. 261. La colonna, alta 50 piedi, fatta di un solo pezzo di granito rosso preso 1 Capitolino, Anlonin. Pio. 12 e 13, e M. Alerei. 7; Dione Cassio, LXX, 5; Eutropio,Vili, 1. 2 Capitolino, 13; Borgliesi, Frawm. di Faxti sacerdotali, in Opere, voi. Ili, pag. 39S. 3 Mommsen, Inscript. Regni Neap., 2517. [LiB. Deificaziono di Antonino e Faustina (Righetti, Campidoglio, voi. I, tav. .Ifil). Gap. IV.] RICORDI DI ANTONINO NELLE PROVINCE. 715 In molte province rimasero ricordi del governo e dellagenerosità dello^^fmo e carissimo principe che portò laperfezione umana sul monti CaledoniallAtlante,dal Danubio al Nilo e allEufrate si trovano tracce deglialtari e dei moltiplicai monumenti posti dai p^frticolaricittadini, dai soldati, dalle colonie, e con pubblico de-creto dalle città per augurare salute e per celebrare lavirtù e i benefizi del principe () che largo a tutti delsuo amministrò attentissimamente il patrimonio comune,e dopo tante liberalità, lasciò 1 erario ricco di duemilasettecento miUoni di sesterzi*, cioè da 500 a 600 milionidi lire. Rispetto allItalia, oltre alle edificazioni di cui toccammodi sopra, piìi iscrizioni monumentali accennano ciò che dalle cave di Egitto, si scavò nel 1704 tra le macerie di Monte Citoriodovo stava sepolta,


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