Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . si ribellò Gobbio, Bagnara, Orvieto, Ra-dichuofini, Aquapendente, Todi, Nocera, Urbino, Cornieto, Ame-lia, Toscanella, Casteldurante, Gualdo, Fabriano, Ghagli, MassaTrebana, Mercatello, Sassoferrato, Narni, Terni, Castello della Pie-ve, Civitachastellana, Chiusi, Sambenedecto, Cornuolo, Santangelo 20 in Vado, Chalamello, Rontana, Ghaliada, Furli, Sancasciano, Cha-strocaro. Fermo, Cingoli; venti ciptadi con tucte loro chastella,con altre chastella, chom è dicto, si ribellònno da santa Chiezar anno di .mccclxxvi. in picciolo tempo. E di ciaschuna ter


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . si ribellò Gobbio, Bagnara, Orvieto, Ra-dichuofini, Aquapendente, Todi, Nocera, Urbino, Cornieto, Ame-lia, Toscanella, Casteldurante, Gualdo, Fabriano, Ghagli, MassaTrebana, Mercatello, Sassoferrato, Narni, Terni, Castello della Pie-ve, Civitachastellana, Chiusi, Sambenedecto, Cornuolo, Santangelo 20 in Vado, Chalamello, Rontana, Ghaliada, Furli, Sancasciano, Cha-strocaro. Fermo, Cingoli; venti ciptadi con tucte loro chastella,con altre chastella, chom è dicto, si ribellònno da santa Chiezar anno di .mccclxxvi. in picciolo tempo. E di ciaschuna terraribellata si mandava a Firenza 1 ulivo in forma d allegressa, 25 prendendone piacere e festa i Fiorentini, parendo loro aver factogrande aquisto; delle quali ciptà e castella alquante colle loroparole si fenno del comune di Firenza sudite, socto nome d es- c. 99 È 2l6 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE ser racomandate. Per la qual perdita la Chieza di Roma ne fumolto abassata. CCLIV. Come lo papa scomunicha la ciptà di Fiorenza e 5 IO E vedendo questo il santissimo padre et signore papa Gregorio,diliberò, com buono e maturo comsio;lio, con tucti i cardinalie gran prelati, procedere contra di tucti i Fiorentini, cosi contradi quelli dentro come quelli di fuori. E così procedèo che lischomuni-cò et inter-disse, combandire lo-ro la croceadosso, sco-municandoqualunqueuzava o tra-ficava con neuno fiorentino o loro socto posto; e più, che era licito la rob- 15ba di ciascuno fiorentino rubare et toUere sensa alcuno preiudi-cio di Dio, e a ciascuno era perdonato, e chome schiavi era con-sentito per santa Chieza che si potessero tractare. E cosi inmolti luoghi, come fu a Parigi, in Inghilterra, in Fiandra, in nel-la Magna, & Avignone & per tucto funno rubati, e non ozava 20alcuno fiorentino stare in ne dicti luoghi chome Francia, Inghil-terra, la Spagna e quine u la Chieza avea forsa. E se ridicti Fiorentini volean vendere o comprare alcunemercantie, conveniano per mez


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