Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . apre-zentava il più degno a dovere tal dignità ricevere e non fu dato 15alla sua persona. E questo fu sengno di grande presuntione etdi vana gloria, nondimeno lui nel portò alla sua casa. CCCIX. Come il papa cantò la messa la mactina di PAsauA. 5 La mattina di pasqua dinatale il santo papa disse ^;,.la messa maggiore in nellachieza di sa Martino, alla qua-le funno tucti i cardinaH, prin-cipi e baroni & parte delli an-tiani di Luccha e molti cipta-dini et contadini, in tanto nu-mero che era piena la chieza di santo Martino. Et quella mactina die mol


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . apre-zentava il più degno a dovere tal dignità ricevere e non fu dato 15alla sua persona. E questo fu sengno di grande presuntione etdi vana gloria, nondimeno lui nel portò alla sua casa. CCCIX. Come il papa cantò la messa la mactina di PAsauA. 5 La mattina di pasqua dinatale il santo papa disse ^;,.la messa maggiore in nellachieza di sa Martino, alla qua-le funno tucti i cardinaH, prin-cipi e baroni & parte delli an-tiani di Luccha e molti cipta-dini et contadini, in tanto nu-mero che era piena la chieza di santo Martino. Et quella mactina die molte ildulgentie et perdonanse. Et non si potre dire quanta allegressa ebbe ciascunciptadino di tale honore quanto Lucha ebbe in quel tempo. Edimorando il predicto santo papa in Lucha, la mactina di santaMaria candellasio diede le candelle benedecte in vescovado ingrande moltitudine, gictando giù dal portico al populo e alla 15turba che quine era, avendo sempre il dicto papa dicto la messamaggiore con quella reverensa che si io e. 116 B CCCX. Come morìo in Luccha la soro del papa. Chome è stato dicto, quando il papa venne alla ciptà di Luc-cha venne con lui una sua sorella carnale, la quale sposòin nel monistero di santa lustina, e quine dimorò in fine al me-se di ferraio di .mccclxxxvii. E, perchè tucti siamo mortali, lapredicta suoro del papa amalo e di quella malatia si morì; al 5 DI GIOVANNI SERCAMBI 2)) chui assequio fu a honorare il dicto corpo tucti i cardi-nali, prelati, vescovi, conti, dughi e baroni; e simile al-io quanti antiani di Lue e ha, homini et donne in gran moltitudine, con tucta chie- ricia e a ciascuno fu dato uno candello, così a layci come a preti, e fu sepellito15 corpo in nel monistero dicto in nella chieza di santa La chui anima a Dio fu racomandata.


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