. Ricreationi amorose de gli Academici Gelati di Bologna . rtaU noto t eh*io la cofìei beltà vegga homicida ,Jlrifo iuftnghier , perfidi i ve%^yTrode il parlar, tutt\JJa arte^ò^ artigli» Chambijca lode, e l lodator derida , Che veglia Amore , e /4 mator difpre^ 9Guardati, ahi, faffaggieri che non t*appigli* Tp V che algouerno della ruota fìat,^ che aggira interno il ben di noi mortali $Se inuidiofa, injidiofa affaiFar puoi, che troppo fai j facendo i mali • 2ipn dar foccorfo al mio bifido maiCon fortunata man: che quante, e qualiSono tue corte/ìeyfon tanti guaiCon cui crudel fallacemente afjal


. Ricreationi amorose de gli Academici Gelati di Bologna . rtaU noto t eh*io la cofìei beltà vegga homicida ,Jlrifo iuftnghier , perfidi i ve%^yTrode il parlar, tutt\JJa arte^ò^ artigli» Chambijca lode, e l lodator derida , Che veglia Amore , e /4 mator difpre^ 9Guardati, ahi, faffaggieri che non t*appigli* Tp V che algouerno della ruota fìat,^ che aggira interno il ben di noi mortali $Se inuidiofa, injidiofa affaiFar puoi, che troppo fai j facendo i mali • 2ipn dar foccorfo al mio bifido maiCon fortunata man: che quante, e qualiSono tue corte/ìeyfon tanti guaiCon cui crudel fallacemente afjali. Chi te prego i chi l*infoiente AmoreAcofaoffrir, cui turbar^altri deggixSpinto da voi, mentre che già fi tocca ? Tìemmi lontano il ben, st chio noi veggia,7\olfar vicinyfcper maggior dolereTorre interuallo dei tra cibo3& bocca • ^tj^gf^OO. V A N D o / *^cadf^mia ìioHr a ncn dedi^cafsealtro àìUujfìrifsima, chcEjcrea^tieni^morofe; àfinedilì col nome di lei, fi pro^caccierehhe di certo nota di pocogiu^diciofa 3 come non difcerneffe qua^le offerta a qual perfonaggio fi con-tienga . MaperchCyCon queflo fegnopoffre fefliffa, lattieni ,& gli animiù ferfona : alla quale alcun di noi, perohligo; el etti 07i enfiamo diuo^tifjìmi ijpera, fctto la prctettìone diquella; non folo difcbermirfi da ifini- ^ t fir 4 flri incontri delle flampe; ma anco dipiù aniraofamentc effettuar cofe, chàmaturità differifce. In tanto piaccia dquella benignitày a cui non ricorre inyano chiunquefludiofamctesadopra^daggradire queflo primo germoglia^re^chefà Li noflra Selv a, col caldodel fuo fauore fomentarla , & coriV autorità prot egerla. // eh ey fi come èconforme alla cortefifima natura diy, S, ì confìdiarnó d*imfetrarcy più tofto femplicemente accennandole il defiderio nofiroy che più l


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