. Comparatione di Homero, Virgilio e Torqvato : et a chi di loro si debba la palma nell'heroico poema. Del quale si vanno anco riconoscendo i preceti:con dar largo conto de'poeti heroici, tanto Greci, quanto Latini & Italiani. Et in particolare si fà guiditio dell' Ariosto. teancora la perfcita Idea . Anzi fé alcun fofpcttaf-fé che pur tuttauia lvno e laltro ù fUfle alquan-to da tal Idea lontano , Virgilio per haucr tra-pofto alcuni Epifodi poco o nulla fondati nelve-rifimile , come la trafmtrtatione tanto delle Naniin Ninfe e de Serpi di Alctto in tante forme inAmata ( benché ciò non tanto ap


. Comparatione di Homero, Virgilio e Torqvato : et a chi di loro si debba la palma nell'heroico poema. Del quale si vanno anco riconoscendo i preceti:con dar largo conto de'poeti heroici, tanto Greci, quanto Latini & Italiani. Et in particolare si fà guiditio dell' Ariosto. teancora la perfcita Idea . Anzi fé alcun fofpcttaf-fé che pur tuttauia lvno e laltro ù fUfle alquan-to da tal Idea lontano , Virgilio per haucr tra-pofto alcuni Epifodi poco o nulla fondati nelve-rifimile , come la trafmtrtatione tanto delle Naniin Ninfe e de Serpi di Alctto in tante forme inAmata ( benché ciò non tanto appartiene allamole e compartimento de gli Epifodi quanto al-la lor forma e perfettionc& imperfctrione^ o piùtofto per eflerne veramente pouero rifpetto allagran mole dellAttionee fue varie parti ; e Tor-^quato per non terminar ciafcuno tpifodio in vnafeta^ > ahzi più e più volte ripigliandone alcuni D D 2 & in 212 Difcorfo Quinto. & in varie parti continuandoli a guifa delIAt-tione , io certamente ne anco a ciò contradireij^ gran fatto. E quefto fia detto degli Epi-fodi quanto appartiene al nume-ro , compartimento e lun-ghezza loro. per-che il ricono-fcernepoi e paragonar leccellenza ebellezza farà opra dal-tro tempo e Di-fcorfo • Ho Discorso tura 2tJ DISCORSO S E S T O:DellAcademico Trauiato . Doj/eJ/rift/up^o alcuni Di^bhipertinenti allInuentio-ne e Dtjpo/ition Herotea, & m fomma a quan-to fi e ^abilito fin bora intorno all He-roteo Pocmoj • I fcopre tant amiftà, Signori SMISTA*llluibiflìmijfra la Poefia e la gr<inde fra laPittura, che Platone & Ari- Toefi^ « ?«-ftotcle, e dopo quefti, altriquaiì infiniti, nel dechiararla natura dellaPoefiaa niun*altra cofa hanno più foucntefatto ricorfo che alla conne che lungo racconto potclfc farfi delle belleconuenienzecon lequaliqueftedue quafi che genti-li e vaghe Donzelle ci fi offerifcono, vna nondime-no è la conuenienzache a me par bellilTima e prin-cipale. Et è che ficome la Pittura ha


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