. . ne vagheggia tChe dirà di ciò Carlo?Che il Kg padre à mirarloFin daiceleftiehiofìriin realfeggìa?d quanta auran dolcettaLlbero,el Reno della fua chiarella ? yenite ò Bf confortitd lalmo Sol, chefplendeMe laureo albergo je uoi bramado flaf£*/ venir vofiro appone [fi, Quanto gioia il Ciel rende^igli buomini,à lefere,à lerbe,à ifafTra uoi connubio [affi ( ft 7{on vman, ma celeSìe ; Toi che da luiquìnafee Quel ben , di cui ne pafie Dìo,quando delfuo lume in Ciel ne uè Tace,pace gridando (fic, Sudia dir ala Terra, e nera in bando. Con

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. . ne vagheggia tChe dirà di ciò Carlo?Che il Kg padre à mirarloFin daiceleftiehiofìriin realfeggìa?d quanta auran dolcettaLlbero,el Reno della fua chiarella ? yenite ò Bf confortitd lalmo Sol, chefplendeMe laureo albergo je uoi bramado flaf£*/ venir vofiro appone [fi, Quanto gioia il Ciel rende^igli buomini,à lefere,à lerbe,à ifafTra uoi connubio [affi ( ft 7{on vman, ma celeSìe ; Toi che da luiquìnafee Quel ben , di cui ne pafie Dìo,quando delfuo lume in Ciel ne uè Tace,pace gridando (fic, Sudia dir ala Terra, e nera in bando. Conti t Eritrea polue,E i lumi in Cietacceft,Toi canti feco à par gli alti diletti,TS^e quali ^Amor vinuolueIn vn laccio sìprefi,jl Ciel fra noi no vide vnqualtri elettiSpirti in amar perfettiTià di uoi. Ma godete,Godete alme redi,E date figli tali, CbelEfperic contrade faccian liete,Epreffo ìCaRlo unaltro (fcaltrt,Carlo gouerni il mondo, ardito, e Chiudi lmeneo,chiudi il real albergo3Mentre col velgli cinge,E lafantaOneftade in vn gli LVCRE- t ) ■? i 7 r? -»73 L VCR E TI A GONZAGA.

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