. Delle antichità longobardico-milanesi : illustrate con dissertazioni dai monaci della congregazione cisterciese di Lombardia. venuto dall Africa o dall Asia , o dall America, o pure se finodai più rimoti tempi abbia avuto origine nellEuropa, anzi nehItalia , e quel morbo sia stato , che sotto nome di morbo campa-no fu da Orazio riconosciuto , o se almeno dai secoli bassi ab-bia il medesimo cominciato , stando in qualche angolo annidatodella stessa Europa , come con altri dotti moderni pensano Vi-cenzo Malacarne (b) Guglielmo Becket (e) ed Antonio RiberoSanchez (d). Ciò che mettere non si può


. Delle antichità longobardico-milanesi : illustrate con dissertazioni dai monaci della congregazione cisterciese di Lombardia. venuto dall Africa o dall Asia , o dall America, o pure se finodai più rimoti tempi abbia avuto origine nellEuropa, anzi nehItalia , e quel morbo sia stato , che sotto nome di morbo campa-no fu da Orazio riconosciuto , o se almeno dai secoli bassi ab-bia il medesimo cominciato , stando in qualche angolo annidatodella stessa Europa , come con altri dotti moderni pensano Vi-cenzo Malacarne (b) Guglielmo Becket (e) ed Antonio RiberoSanchez (d). Ciò che mettere non si può in controversia egli èche avanti gli ultimi periodi del secolo quintodecimo ben po-chi ne sono stati attaccati, e ben poco ancora è stato queimale conosciuto . Ma dall epoca suddetta qual altro Vesuvio haesso fatto un orrendo scoppio, propagandosi rapidamente perogni contrada dell Italia , talché in brevissimo tempo tutta nerestò miseramente invasa ed infetta . (*) De moth. veti. T. IL Uh. 5. (*) Delle oper. it* Mei. e Ctmu T. /. p, 1?. (e) ìi, Trans. Filos. (d) Sur f origin. de la mal. Vener. 3i8. DISSERTAZIONE VIGESIMAPRIMA Sul Governo politico delle Italiane repubbliche, della Milanese in specie , e sul successivo cambiamento di esse . o i. >Cl uale stata sia quella libertà che con tanti stenti, contante spese , e con tanto spargimento di sangue molte città Ita-liche , e tra esse Milano , procacciata si avevano , confermatapoi e suggellata nel n83 con solenne trattato nella città diCostanza , da quanto si è altrove da noi esposto (a), e moltopiù dagli atti stessi di quel trattato simpara , dai quali si vie-ne pur in chiaro dei sovrani ed eminenti diritti che al principerestavano in queste repubbliche riserbati. Presso dunque tutti icittadini la podestà risedeva di pubblicare statuti, dimporre edesiger tasse, di stringere alleanze , di far la guerra e la pace,e di deliberare intorno gli altri più rilevanti affari, sebbene concerte limitazioni


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