Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . La nocte sopra .xxv. di dicembre, il papa soprascripto cantòla messa di nocte in sa Martino, alia quale funno tucti icardinali e parte delli an-tiani di Luccha e 1 gom-5 falonieri di giustitia, emolti baroni et ciptadini,donne et fanciulli di Lu-cha ; e il dicto gomfalo-nieri disse la pistola, e daIO poi per alcuno grecho fudicto il vagnelo overo le-tione, chom è uzansa in tale nocte doversi tal messa celebra-re et cantare. CCCVIII. Come il papa cantò la messa la mattinaDI DI Natale, e donò il cappello e una CINTURA d argento AL GOMFALONIER


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . La nocte sopra .xxv. di dicembre, il papa soprascripto cantòla messa di nocte in sa Martino, alia quale funno tucti icardinali e parte delli an-tiani di Luccha e 1 gom-5 falonieri di giustitia, emolti baroni et ciptadini,donne et fanciulli di Lu-cha ; e il dicto gomfalo-nieri disse la pistola, e daIO poi per alcuno grecho fudicto il vagnelo overo le-tione, chom è uzansa in tale nocte doversi tal messa celebra-re et cantare. CCCVIII. Come il papa cantò la messa la mattinaDI DI Natale, e donò il cappello e una CINTURA d argento AL GOMFALONIERI. La quale dieta, il santo papa, volendo seguire V uzansa che intal nocte si suole fare, diede al dicto gomfalonieri, comepersona che rapresentava tucto ilcomune di Lucha, chome più de-5 gno, uno cappello di bievora, fo-derato di vaio, co una aquila diperle im quello rachamata, e unaspada col polso & elsa dorato, conla guaina di vegliuto vermiglio,. e. ii6a 254 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE con una cintura grande d una fecta di seta coperta tucta dagui- iole d argento dorate. La quale cinterà e capello, poi che ildicto Forteguerra si partìo di palagio & ebbe fornito 1 officio,quelle se ne portò a casa. E questo fu poco honore di comune,però che tal dono fu dato al gomfalonieri di Lucha, il quale rapre-zentava il più degno a dovere tal dignità ricevere e non fu dato 15alla sua persona. E questo fu sengno di grande presuntione etdi vana gloria, nondimeno lui nel portò alla sua casa. CCCIX. Come il papa cantò la messa la mactina di PAsauA. 5 La mattina di pasqua dinatale il santo papa disse ^;,.la messa maggiore in nellachieza di sa Martino, alla qua-le funno tucti i cardinaH, prin-cipi e baroni & parte delli an-tiani di Luccha e molti cipta-dini et contadini, in tanto nu-mero che era piena la chieza di santo Martino. Et quella mactina die molte ildulgentie et perdonanse. Et non si potre dire quanta allegressa ebbe cias


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