. Della novissima iconologia . are Carpa-tluoj& non efcequafi mai dalpromon^rio diTroadcjdalli Scrittori è tenuto pefceingordiflìmo,perche folo (fecondo cheriferifce^riftotele) trapefcioflerua rvfo di caminareeomegli animali quadrupedij^ Ci pafce dellfaerbe ,&, ancora perche con molta auidità diuora tut-ti ipefci piccoli, che Te gli fanno incontro per Ingordigia ,- & poi li vomita perla fatietà , &fomiglia il fuo corpo in gran parte a quellodellOrata. La Lampreda,come dice Oro Egittio,partorifce per bocca , & fubito partorito, diuor;i_j)quellifteffi fuoi figliuoli, fc non fono predi afuggire.
. Della novissima iconologia . are Carpa-tluoj& non efcequafi mai dalpromon^rio diTroadcjdalli Scrittori è tenuto pefceingordiflìmo,perche folo (fecondo cheriferifce^riftotele) trapefcioflerua rvfo di caminareeomegli animali quadrupedij^ Ci pafce dellfaerbe ,&, ancora perche con molta auidità diuora tut-ti ipefci piccoli, che Te gli fanno incontro per Ingordigia ,- & poi li vomita perla fatietà , &fomiglia il fuo corpo in gran parte a quellodellOrata. La Lampreda,come dice Oro Egittio,partorifce per bocca , & fubito partorito, diuor;i_j)quellifteffi fuoi figliuoli, fc non fono predi afuggire. ingordigia . DOnna còl ventre che fignifì^a—»Ingordigia parafitica, & tenga in manovn vafodi tralparente vetro, dentro alquali_jfiano molte fanguifughe,ouero fanguattole_j,perché coinè lafariguifugha, pofta a forbire ilfangue altrui non fi fiacca mai per fua natura,fin che non crepa;così glingordi non ceflanomai, finche lingordigia iftefla non gli affoga^ INGORDIGIA OVERO AVIDITÀ^. VN A donna j che habbia nella mano vnramo di quèrcia pièno dighiande j conladelira moftri d^hauerne burtafa vnaad vnporco il quale la tenga in bocca in modo, chefiveg^ ftiacon la tefta altavecon gli occhi filli verfola *,/ , . Habbiamo figurata lJiigordigij^ con taleahimàlcche mangiavaa ghiandaie guardi allaltre, perche è tanto ingordo, che mentre netiene vua in bocca, defidera di pigliare laltra inffojdo 3 21 Della nouifsima Iconologia ingordo coftnmc fcopeito da Alceo Poeta Gre co quando dille. Aui ràv $à\a,vov . war //fi/ e^, rdvJ t^ ■ kaIÌÌìv .Shs gliindem aliar» quidem habetvalium MtteWoptdt aectperc-). ^ >; i .; • Pigliafi il porco per IIngordigia,co^eani-,male , ilquale ingordamente^, diiiora tutto ilgiorno, e mangia dogni cofa,, e per tal contomolto singrafla, onde volgarmfente iì fuol di-re dvno, che fia di buona Doccatiira; diUiuia>come vn porco. Horatio Poeta volendo d>iieanifo ad Albio TibuUojchìegli atteudeua a farbuona v
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