L'Andromeda . ? ?? — — I ? ? ? ? ? ? » ? III —? ?????! ? .1 ? ? ?- ?? J^«.J ?? A CHI LEGGE 1 ER comandamento impro-uifo daifoluto Padrone efiata defcritta quefta Fefta:Ma perche non ha hauuto dilazionedi tempo dalla compofizione alla co-pia^ alla Stampa,fei pregato^ ifcie-to Lettore, a compatire i difetti, chevedrai in vna detenzione no riuedu-ta,e come chella è pur troppo preci-pitatalo voler tu ancora precipitamifopra vn rigorofo giudizio. E fé tin-contrerai in quefte parole Fortuna,Dettino, Deità, Diurno, Beatole fa-migliami., non riceuerne fcandalo:Confiderai come proferite in perfo-ne di
L'Andromeda . ? ?? — — I ? ? ? ? ? ? » ? III —? ?????! ? .1 ? ? ?- ?? J^«.J ?? A CHI LEGGE 1 ER comandamento impro-uifo daifoluto Padrone efiata defcritta quefta Fefta:Ma perche non ha hauuto dilazionedi tempo dalla compofizione alla co-pia^ alla Stampa,fei pregato^ ifcie-to Lettore, a compatire i difetti, chevedrai in vna detenzione no riuedu-ta,e come chella è pur troppo preci-pitatalo voler tu ancora precipitamifopra vn rigorofo giudizio. E fé tin-contrerai in quefte parole Fortuna,Dettino, Deità, Diurno, Beatole fa-migliami., non riceuerne fcandalo:Confiderai come proferite in perfo-ne di Etnici, Finalmente fono vezzidi Poefia, non vizi di Fede. QVE-. VEGLI antichiGenijdiJ^obiltà } e di Virtù 3 chehanno fatto rifplender tan-to Ferrara fra laltre Cit-tà nelle lettere 3 e nellarmicon la mutazione 3 e pro-greffo de tempi talhora fo-piti 3 ma non mai e finti,di tratto in tratto rauui-uandofi hanno fempre mofrato al Mondo difaper al-loccorrente produrre anioni illustri >egloriofe. Quin-di per la venuta dell Eminenti fimo Sig. CardinaleKOCCIaquefla Legatone, nel cui felicifsimogouer-no fono accoppiate la Giuflt^ia con la benignità 3 e laVrouidenXa con la de freisa, co fé difficili> lodate datutti} ma efercitate da pochi, defideraua la NobiltàFerrarefedi mofrar qualche fegno non ordinario del-la propria diuolfone ; E perche ha fempre hauuto co-si facili le Virtù lepubliche d{ionideTeatri 3 che paiono proprie, ed innate a quella Cit-tà , ben vede a fi, che fegno dun animo grande nonpoteua efere fé non una gran Fefla, alla cui perfe-ìfone richiedeuafi gran varietà di co fé, le quali comediffìcili a mettere
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