. Le imagini de i dei de gli antichi : nelle qvali si contengono gl' idoli, i riti, le cerimonie, & altre cose appartenenti alla religione de gli antichi . che gli haueuagià donatiHelcno inde-me con altri prefenti di gran ualore,quando partì dalui : ben-Zebeti €^e Virgilio gli chiami quitti Lebeti conuoce Greca,& Seruiauoglia,che quelli follerò come bacini da dare acqua alle mani,dicendo^ che nonpareua conueniente donareàtaleperfonag-8;io,quale era Enea, uafi da cucina. Ma Atheneo /riferendo latdiftintione de i Tripodi fatta da Homero,come ho detto, dice,che lufo ha ottenuto,che fiano chiamati


. Le imagini de i dei de gli antichi : nelle qvali si contengono gl' idoli, i riti, le cerimonie, & altre cose appartenenti alla religione de gli antichi . che gli haueuagià donatiHelcno inde-me con altri prefenti di gran ualore,quando partì dalui : ben-Zebeti €^e Virgilio gli chiami quitti Lebeti conuoce Greca,& Seruiauoglia,che quelli follerò come bacini da dare acqua alle mani,dicendo^ che nonpareua conueniente donareàtaleperfonag-8;io,quale era Enea, uafi da cucina. Ma Atheneo /riferendo latdiftintione de i Tripodi fatta da Homero,come ho detto, dice,che lufo ha ottenuto,che fiano chiamati Lebeti gli uni, e gli altri,etuuoleche quelli da fuoco follerò per fcaldare acqua, e glialtri come tazze, et altri uafi da trino « Ma follerò come fi uo-leilè, che ciò non ferite molto al propofito noftro, ma fi beneche il Tripode era certa tauola confecrata, perche ui fedeilesuquella giouane,che daua gli facri rifponfi,pofcia che era ripie-na dello fpirito di Apollo,iIquale fé le andaua à cacciare in corpò per di fotto,ct perciò uollcro alcuni chel Tripodefbflè uno{canno pertugiato nelmeze, acciochclo fpirito haueffèper idoue. a88 IMAGI NI DE I DEI cioue entrare in corpo alla fera ina, che ui fedeua fopra. E Ioferita» potremmo porre per fegno di Verità,pcrche lOracolo,che ve-niua da quello era creduto dire fempreil uero. Onderiferi-Tripode [ce Arhcnco che diceuano gli antichi parlare dal Tripode ogniUi Bacco vno, che dicerie cole uere. E che per quefto Racco parimen-tehebbe ilTripode>che era come vna tazza, o altro uafo da ui-no, eonciofia che il vino fcuopra fouentela verità delle cofenon meno che gli Oracoli de i Dei, perche quafi tutti i Dei hebbero Oracoli, ciafchcdunoilfuo . E ben che poterle eìlère,chio fcriueffi un dì di tutti : nondimeno hora non lafcierò diOracolo dire di vno,che fu di Mercurio per finirecron quefto la fua imadi Mer- gine^ScriucPaufania,che in certa parte dellAchaia nel mezzocurio, ài una gran piazza fu un fimulacro di Mer


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