. Storia dell'Italia antica. lasciato trionfare sulle prime, ancheper piccole vittorie contro ladroni o città sediziose , maquando si sentì più sicuramente padrone non concessequellonore, se non qualche volta ai parenti e agli amicifedeh. Agli altri dava solamente le insegne trionfali, con-sistenti nella corona aurea a foggia di lauro, nella togaricamata doro, nel bastone davorio sormontato dalla-quila, e da ultimo anche in una statua eretta nel Fóro^:onori dati più tardi a chi non avesse militato e ancheai fanciulli e ai delatori, e fatti sempre più vili col cre- 1 Dione, LV, 31. 2 Dione Cass
. Storia dell'Italia antica. lasciato trionfare sulle prime, ancheper piccole vittorie contro ladroni o città sediziose , maquando si sentì più sicuramente padrone non concessequellonore, se non qualche volta ai parenti e agli amicifedeh. Agli altri dava solamente le insegne trionfali, con-sistenti nella corona aurea a foggia di lauro, nella togaricamata doro, nel bastone davorio sormontato dalla-quila, e da ultimo anche in una statua eretta nel Fóro^:onori dati più tardi a chi non avesse militato e ancheai fanciulli e ai delatori, e fatti sempre più vili col cre- 1 Dione, LV, 31. 2 Dione Cassio, LV, 10. Conf., LII, 21. 3 Monum. Ancyr., I, ; Tacito, Aun., I. 9. 4 Svetonio, 38 ; Dione, LIV, 12. 5 Diono Cassio, LIV, 21, SI, 33, 31, LV, 2S, LVI, 17; Ralnis. De ornamentis trinm-phalibus, Angiisiae Vindeiicorani 1850; Goell, Le triurnphi romani origina, via, Schleizae 1S54, pag. 39, ecc.; Borghesi, Iscrizioni di Foiiyno, negliAnnali di corrisp. archeoloij.^ 1316, pag. 312-350. Gap. 83. ?11 SMm Statua corazzata dAugusto {JVel vestibolo del Palazzo dei Conservatori in Campidoglio). 84 CONFINI DELLIMPERO. [Lib. VIL scere della tirannide *. Accadde allora di essi come neitempi moderni delle decorazioni cavalleresche, le qualipiovendo in copia grandissima a ogni sorta di nomini eper ogni sorta di titoli, da molte oneste persone si re-putarono tuttaltro che segni donore. Sorto al grado supremo per forza di armi, quantunquenon prode soldato, impedì che altri tentasse di alzarsicoi medesimi modi ; e tolta o menomata la preponde-ranza agli eserciti e ai duci, si volse agli studi pacifici,e si adoprò a finire le contese con trattati, obbligando icapi dei barbari pacificati a giurargli fedeltà nel tempiodi Marte Vendicatore; e allora potè vantarsi di avertratti a Roma a chiedere amicizia ambasciatori non piùvisti dai Medi, dagli Indiani, dai Seri (Chinesl), dagliAlbani, dagli Iberi, dai Bastami, dagli Sciti e dai Sar-mati (). Persuaso che a Rom
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