. Il principe perfetto e ministri adattati : documenti politici e morali corredati d'emblemi . lor deità, davanoil nome di padre dell! nomini : gli altri due nomi si af-fanno adii domina delli schiavi , e tiene allordine del-le stalle per bruti. Il Principe imiti Ciro , e non dege-neri dal suo carattere : poiché solo i tiranni si camljia-jio da pastori in lupi , da medici in avvelenatori , eda padri in nemici, che danno ai propri figli delli scor-pioni invece di pane (22). JNon vè luaggior disgrazia (22) Lue. xi. 12che danno venga da dove dovea nascere il rimedio (20). , -, ^ .... . (20) Exage
. Il principe perfetto e ministri adattati : documenti politici e morali corredati d'emblemi . lor deità, davanoil nome di padre dell! nomini : gli altri due nomi si af-fanno adii domina delli schiavi , e tiene allordine del-le stalle per bruti. Il Principe imiti Ciro , e non dege-neri dal suo carattere : poiché solo i tiranni si camljia-jio da pastori in lupi , da medici in avvelenatori , eda padri in nemici, che danno ai propri figli delli scor-pioni invece di pane (22). JNon vè luaggior disgrazia (22) Lue. xi. 12che danno venga da dove dovea nascere il rimedio (20). , -, ^ .... . (20) Lestremo dei mali è il ricever la ferita da chi dovea enim culpam in . contrariiiin versa dilendere. (24) Ed in una legge antica delle dodici ta- crudditas, etma- 1 . 1 1,. ..... , jiis reami pondus vole SI condanna a pena d ignominia il patrono che est inopinata dc-tradisse il suo Cliente , perchè dovendo essere il suo ri- ^^^casHoà Uh paro, si convertiva in suo nemico. n^- -i- (2+) Piilsatnsvepareiis , aiit fiausianixa clienti . Firgil. Uh. 6i PRINCIPE PERFETTO. SYMB O LITM RE GTTM DOCUMENTO XII. Si consumi pel bene dei suoi, come la candela che perde del suo per togliere le tenebre agli altri. Al .rde la candela, ed illumina , e via via che dà la suo luce agli altri, si vìi consuninndo , e disfacendo. Per gli altri , si chiama luce quel suo splendore , per- (i) Rex eligitur, che glillumina : per essa è un fuoco che la consuma. non ut sui ijjsius curam habeat, et Non sono per SUO prolìtlo i raggi, anzi per diffonder- se nio)liter curet, ,. ,. , . , ., /■ ci seri ut )5er ipsuni, C comuniCHrli, SI va procacciando il sno ime. bnnJjo-«c,*bea[eque vi- ^^ adattato per i Rè (i) ; non vivono per se , ma per i ^^JiV- • F, 7-• loro vassalli , si devono consumare perchè essi godano ,Flato m Pollile. io/ DOCUMENTO XII. 6^ ed attenti alle convenienze delle cose pnLLlichc , devo-no obbliare le proprie. Iddio dona ai Rè quanti beni sirinchiudono nel loro
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