. Annali del Museo civico di storia naturale Giacomo Doria. Natural history. OPHICHTHIDAE DEL MEDITERRANEO 235 plesso delle specie e non soltanto sulla loro modestissima rappresentanza mediterranea. Appare dunque preferibile denominare semplicemente Caecula entrambe le specie viventi nei nostri mari; esse sono ben carat- terizzate e l'esame del capo consente un facile riconoscimento. L'apice mandibolare si trova più vicino all'estremità del muso che all'occhio in C. imberbis, mentre l'inverso si verifica in C. caeca. Quest'ultima ri-. Fig, I - Capo di Echelus myrus (L.). Genova. sulta più rara


. Annali del Museo civico di storia naturale Giacomo Doria. Natural history. OPHICHTHIDAE DEL MEDITERRANEO 235 plesso delle specie e non soltanto sulla loro modestissima rappresentanza mediterranea. Appare dunque preferibile denominare semplicemente Caecula entrambe le specie viventi nei nostri mari; esse sono ben carat- terizzate e l'esame del capo consente un facile riconoscimento. L'apice mandibolare si trova più vicino all'estremità del muso che all'occhio in C. imberbis, mentre l'inverso si verifica in C. caeca. Quest'ultima ri-. Fig, I - Capo di Echelus myrus (L.). Genova. sulta più rara; non ci è stato possibile esaminarne che un individuo di Noli (Liguria occid.). Anche se C. caeca è nota nel golfo di Cadice, entrambi questi Ofictidi possono ritenersi endemici nel Mediterraneo; nessuna delle più recenti indagini sui Pesci dell'Atlantico orientale ne ha dimostrata l'esistenza presso i litorali africani, dove compaiono invece altre specie. W Tv* Per continuare la presente rassegna, si devono ora prendere in esame due Ofictidi (O. remicaiidus e O. serpens), che in quanto oggetto di un più particolare studio, richiedono di essere più estesamente trattati. Il gen. Ophichthus fu istituito da Ahl (1789), il cui scritto è incluso nelle « Dissertationes » che Thunberg pubblicò a Gottinga nel 1799. Riteniamo dunque inesatto indicare, quale autore del nome, sia Thun- berg (come fa Neave, 1940), sia Thunberg-Ahl, come si legge in alcuni lavori ittiologici. La grafia modificata Ophichthys risale a Swainson (1839, p. 336) e venne usata da Bleeker, Gunther e altri, mentre i moderni ittiologi sono generalmente tornati a quella originaria. Nel- l'opera di Ahl si legge (p. 3):. Please note that these images are extracted from scanned page images that may have been digitally enhanced for readability - coloration and appearance of these illustrations may not perfectly resemble the original Museo civico di storia naturale Giacomo Doria (Genoa, Italy). Genova :


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