. Il duello del Mutio Iustinopolitano ... e ilreojn tal cafo non potrebbe efjere detto uinci^ tore. MafefidiceJJe^cheilreononfi intendeffe efferc uintofaluofe egli nonfvffe mortolo disdetto^lo non con dannerei già lui per uinto^ma he direiyche Vattore al do uer fuohaueffe fodisfatto, effendo infua mano flato di uccidere ilfuo nimico. cr uokndo il reo in altra gior^ nata rinfrefcar la battaglia, fopra la medefma querela, ofopraVabbattimento diqueUagiornata^ non mipar^ rebbeychedouejje ejfereda giufio giudice afcoltato , Et quando pur ne capitoli non fojfero parole à quel cafo appartenetiy tened


. Il duello del Mutio Iustinopolitano ... e ilreojn tal cafo non potrebbe efjere detto uinci^ tore. MafefidiceJJe^cheilreononfi intendeffe efferc uintofaluofe egli nonfvffe mortolo disdetto^lo non con dannerei già lui per uinto^ma he direiyche Vattore al do uer fuohaueffe fodisfatto, effendo infua mano flato di uccidere ilfuo nimico. cr uokndo il reo in altra gior^ nata rinfrefcar la battaglia, fopra la medefma querela, ofopraVabbattimento diqueUagiornata^ non mipar^ rebbeychedouejje ejfereda giufio giudice afcoltato , Et quando pur ne capitoli non fojfero parole à quel cafo appartenetiy tenedo uno unaltro infua balia(come difo pra è detto) à me p areiche laltro non farebbe men pri^ gione deWuno che fé eglijìfòjfe renduto; cr che uinto et prigione douerebbe effere giudicato. Et il uinci tore di doppia gloria farebbe da e/Jere ho norato/ì come colui, il quale della fola uittoria contentadof co tra taltrui ulta non fof fé Holuto incrus L I B R O I L 64 n COSE CHE SVCCEDONO A Li LE VITTORIE DE GLI STECCATI^CAP» X X l *. ^ L uintoin ifteccato è prigione deluincitore. Et delprìgioe tutte le arme^uefkyfoprduefte^ cmaUi^Odtriarnefi dì qucduque mmerafifianocche fimo fiati portati nello flec^atto 0 p copurire honoreuole^ 0 perSbattereyfono di colui^che ha quefta è la ueraopenione in quefio fuggetto:percioche lejpoglie del uin^:^tofono le infegne del per fona del uintoperhonorato coftume uiene dacaualieri donata. 0 al Signo:»re del campoyO ad altro Prencipe^ì cui egli, 0 colui fuferuidore^o raccomandato. Et quefia confuetudine^ co^me che io la commendiy^ confòrti ciafcuno adouerlafe-guitare ^ non perciò dico^che quando il uincitore uoglianonpofja ufare delle fueragioni^ettenerlofì perprigione. Ne ciò gli dee effere negato da uerunoy concioftacofdche egli fi può di luiferuire^ma non già a uili officij ^ nead altro^che a cofe 4 caualieri appartenenti Et i pri^gioni fatti in ifieccatopoffono effere coflretti a pagarelefpefe fatte per qu


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