. Storia dell'Italia antica. Altari alla Fortuna Reduce, a Giove e arOenio del Pretorio, e alla Fortunadel Popolo Romano (Bruce). custodi dei rusceUi e dei fonti; ad Astarte, alla GrandeDea Siria adorata a Magna, dove stanziano gli Hamii,ed altrove; al santo Cocidio e a Beltucadro, Numi guer-rieri trovati solo nella parte occidentale del vallo, allaDea Setlocenia, a Vanaunti, ad Anocitico, ad Antenoci-tico, a Matuno e ad altri Dei ignoti alfOlimpo Romano. Gap. IV. OPERE DARTE DEI SOLDATI DEL VALLO. 653 Da questi altari, ora rozzi, ora belli di variati orna-menti, e dalle altre opere appariscon


. Storia dell'Italia antica. Altari alla Fortuna Reduce, a Giove e arOenio del Pretorio, e alla Fortunadel Popolo Romano (Bruce). custodi dei rusceUi e dei fonti; ad Astarte, alla GrandeDea Siria adorata a Magna, dove stanziano gli Hamii,ed altrove; al santo Cocidio e a Beltucadro, Numi guer-rieri trovati solo nella parte occidentale del vallo, allaDea Setlocenia, a Vanaunti, ad Anocitico, ad Antenoci-tico, a Matuno e ad altri Dei ignoti alfOlimpo Romano. Gap. IV. OPERE DARTE DEI SOLDATI DEL VALLO. 653 Da questi altari, ora rozzi, ora belli di variati orna-menti, e dalle altre opere appariscono le differenti facoltàartistiche dei soldati romani, alcuni dei quali si vedonocercare e più volte raggiungere le gentilezze dellartenei fregii delle fabbriche e delle colonne, nei bassirilievi,e nelle statue che parte intere, parte mutilate uscironodalle rovine*degh edifìcii civili e dei templi. Vi sono si-mulacri di Nettuno, di Esculapio, di Mercurio, di Ercole,. Saggio delle opere darte dei soldati del Vallo (Bruce). della Vittoria, di Minerva, di Venere e delle Ninfe ai lorolavacri, del Genio del Campo, e di più soldati tra cuiun cavaliere in atto di calpestare im nemico vinto, e unmilite delle coorti ausiliarie (). Rozze sculture ritraggono (^) N. 1. Ercole. — 2. Cavaliere che calpesta un nemico vinto. — 3. Sol-Vannucci — Storia dellItalia antica — IV. 82 654 CONTINUAZIONE DEI VIAGGI DI ADRIANO. [Lib. VII. le cacce dei militi a cervi, a daini e cinghiali: e piìi epi-grafi ricordano con gentile affetto le prodezze dei com-pagni, e i cari parenti perduti, e le loro tombe lungidalla terra natale. Tutta la linea del vallo, e i campi dattorno parlano


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