Delle vite de' più eccellenti pittori, scultori, et architetti . BENEDETTO DA MAIANO SCVET ARCHITETTO. ^SJ GE^ VITA DI BENEDETTO DA MAI ANO SCVLTORE,ET ARCHITETTO. ENEDETTO da Maiano Scultore Fiorentino-, effendonefuoi primi anni intagliatore di legname, fu cenuro in quel-lo efercirio il più valente maeftro, che tenefse ferri in ma-no, e particolarmente fu ottimo artefice in quel modo difare, che come alrroue (ì e detto, fu introdotto al tempo diBasfUttnìm EJJHi Ì Filippo Brunellefchi» e di Paolo Vcccllo, di commettere in- tughatardi le ^^^F^lr,5sc^^ (Teme legni tinti di diuerfi colori, e farn


Delle vite de' più eccellenti pittori, scultori, et architetti . BENEDETTO DA MAIANO SCVET ARCHITETTO. ^SJ GE^ VITA DI BENEDETTO DA MAI ANO SCVLTORE,ET ARCHITETTO. ENEDETTO da Maiano Scultore Fiorentino-, effendonefuoi primi anni intagliatore di legname, fu cenuro in quel-lo efercirio il più valente maeftro, che tenefse ferri in ma-no, e particolarmente fu ottimo artefice in quel modo difare, che come alrroue (ì e detto, fu introdotto al tempo diBasfUttnìm EJJHi Ì Filippo Brunellefchi» e di Paolo Vcccllo, di commettere in- tughatardi le ^^^F^lr,5sc^^ (Teme legni tinti di diuerfi colori, e farne profpertiue, foglia-lo»* ingt* mi, e molte altre diuerfe fantafìe. Fu dunque in quen o artificio Benedetto daX»y*:* Maiano nella fua giouanezza il miglior maestro, che il trouafle» come aper- tamente ne dìmoSrano molte opere lue> che in Firenze in diuerfi luogV fi veg-. VITA DI BENEDETTO. 381 veggano > e particolarmente cute gii armàri della fagreltia di S. Maria del Fiore Sufi armaifiniti da Sui la maggior parte > dopo la morte di Giuliano fuo zio » che fon pieni mtiftciof^ài figure fatte di nmedo, e di foghami,e daltri lauori fatti con magnifica fpefa, & w» *artificio. Perlanouità dunque di quellarte venuto in grandiflìmo nome, fe-ce molti lauori , che furono mandari in diuerfi Inoghi, & a diuerfi Principi : e fragli altri n hebbe il Rè Alfonfo di Napoli vn fornimento d5 vno fcrittoio , fatto Suoi lanàrifare per ordine di Giuliano zio di Benedetto, che feruiua il detto Rè nelle cofe ptlRìfìR*dArchitettura, doue effo Benedetto fi itasferì, ma non gli piacendo la danza , fé P9Ìimne tornò a Firenze. Doue hauendo non molto dopo lauorato per Mattbia Cor-uino Rè dVngheria » che haueua nella fua corte molti Fiorentini, e fi dilettauadi tutte le cofe rare, vn paio di caffeicoli difficile, e belliffimo magifterio di legni v*


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