. Le pompe funebri celebrate da' Signori Accademici Infecondi di Roma per la morte dell'illustrissima Signora Elena Lucrezia Cornara Piscopia accademica, detta l'Inalterabile . Vngo TAnfrifo io pafcolai gli armenti^Fin che il fato dAmore irapera a i DeVTorno al niio Ciel;Carche daltri inclementiTrono Bel uè legnare i calli miei. Indora il guardo mio ftrani gli euenti^ Riuoko a rimirar fatti Lernei. E da i feruidi Poli a gli altri algenti. Vogiian lucidi i Bruti i Vati Achei. Sol le dimore mie refero altere Proue in Eroe fognatej or fi dimoftriChi fian degni occupar quellauree 5fere. Perche no


. Le pompe funebri celebrate da' Signori Accademici Infecondi di Roma per la morte dell'illustrissima Signora Elena Lucrezia Cornara Piscopia accademica, detta l'Inalterabile . Vngo TAnfrifo io pafcolai gli armenti^Fin che il fato dAmore irapera a i DeVTorno al niio Ciel;Carche daltri inclementiTrono Bel uè legnare i calli miei. Indora il guardo mio ftrani gli euenti^ Riuoko a rimirar fatti Lernei. E da i feruidi Poli a gli altri algenti. Vogiian lucidi i Bruti i Vati Achei. Sol le dimore mie refero altere Proue in Eroe fognatej or fi dimoftriChi fian degni occupar quellauree 5fere. Perche non più rei influffi adanni voftriTramandinoj o Mortali Erculei fere,Vengano al Ciel de la Virtude i moflriJ IN IN MORTE DELLA SVDETTA SO NE i: X P, fr Dd Signor Dottor Gio. Nicolò Bar[ami: ^ ^ID^. grandonor del lecol noftro, ò chiaroDoneilà di bellezza ardente lume! iCui le Virtù, eha gara il fcn tornare,Fer di Donna immortai celeftc Nume. Io che rhuomo (erbar ho per coitumeDopo la morte ^ e vinco il tempo auardjPer te de V ali mie ftancaì le piume, il dn ,f ftriI Né vidi al mondo mai Spirto fi raro. 11 ^ot-^ A â i. Fama sì difTe, e su la dura Tomba ^ Piangendo con fdegnofo atto feucro ^ Lvna e Taltra fpezzo dorata Tromba. ^ E il fé perche in dar lode al nome alteroDe la gran Donna, che per le rimbomba, - ~ ^^Fu Tempre il erido fuo minor del vero. 02L.^ :\ ^\ â A i ) â¢Fin om^j :vl â .-joIkv iG -t^H ìhh h^^iJ iioo fi iììi i^ lit. ^-jiii. 1 M IN # IN MORTE DELLA MEDESIMA ^. A Sua EcceUtnZjH. ti S/t^nor Già BATTISTA PROCVRATOR â PlòCOPlA -PADRE DELLA DEFONTA EPICEDIO Del Signor Giouanni Orano P\mto, Egio Leon,che ò pofì,òcneguerregg»,DAdria al mobile muroLintatta maeità vigilclcrbi;Ch a duello i fuperbiDraghi del PoncoinjirijeGon fìcurÃ


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