. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . nto rustica e reHia:,per hauere ancho vnmaritofìmile a lei,ma fipra tutto auarcie che nel ino-Jhar deftderto di volergli compiacerey gli metteuanotaglia dt co fé diffcUi\per ijprimercheraperfarogniCdja in fi)disfatttone dellapfttito loro,fé ce fare zieILtfoprauesla fua , e nelle barde di tutti gli huominidarme della fua compagnia , vnafenunafaluaticapilo fifima del tutto,eccetto che nel v


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . nto rustica e reHia:,per hauere ancho vnmaritofìmile a lei,ma fipra tutto auarcie che nel ino-Jhar deftderto di volergli compiacerey gli metteuanotaglia dt co fé diffcUi\per ijprimercheraperfarogniCdja in fi)disfatttone dellapfttito loro,fé ce fare zieILtfoprauesla fua , e nelle barde di tutti gli huominidarme della fua compagnia , vnafenunafaluaticapilo fifima del tutto,eccetto che nel vifo ; la quale fitiroMA A dietro attaccato per lo nafo con vna corda vn bufxloy J28 LE I M ? RES E bufalo, & apprejfogli veniua, vnhmmo pur filofocon vngranhaHoneverde broncoluto inmanOyfignlficante il marito delia sforz>aJfc il bu-falo a caminare:& il motto fi Icggeua ; menate-mi, E NON temete; Volendo inferire chefarebbe ito pacificamente 3 douefit haueffero voluto^perche perfua difgratiafi trcuaua attaccato per lo [na-fo,Faceua quello animalaccio vn bel vedere accom-pagnato da quelle due figuraccia e fu comportata laforma dellhuomOy efjendopiu tolto mcflruofa, Fu vngran Signore noHro padrone innamoratodvnadamaylaquale per propria incontinenza non ficontentdua de fonori del nMifiimo amante, eprat- ticandolc DI Cìf. Giono. ìij} tUandole in cafa njn giouanc di nation plebea ^ mxper dtro ajfai dijposto ddUferfona , e non brutto dinjolt&^fi fattamente di lui stnuaghì, ch\lla (come fidice)ne menatia fmanie\e fervltimo indegnamentelo riputo degno delfico amore Venne affai tosio la co-fa ali* orecchie dì quel Signore, forfè pale fin dof perfefieffa la donna per gli inconfiderati e poco bone Himodi fuoiydi che egli eJirtmifimamente fi fcandali-3io\ cr commandcmmi (ehe ben ccmmandarmi conognificurta poteua ) ehio gli face fi vnmprefa del-r infrafcritto tenore :Ó/egli veramente fi tcneua bea-to ^ effendo nel poffeffo di cotanto bene y ma accortofip


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