Parnaso italiano . A n G O M K ,\ T ^s*®-?-^ B. * radamantc va dietro a Danijorle,£ // capo dalle spaile alfin ^U parie ;liti al re Murdante e a Pinodor la morteMftonicro^ e per divider ^etta ogn arteIl Jicr Gradasso e Mandricardo farle :Ma alfin li placa il franco Ti gV ini-i/n a liberar Orlando^Per combatter con lui il desiato brando. -S^f»®^^ No Non saprei dir cosi appunto, qualeFiis^e quel savio ; ma so che fu unoCè disse rlie nel mondo ii bene eI malePer amor si faceva da ciascuno:Ne senza questa causa universaleAlcuna cosa potea far alcuno :l^ amor diffinia, se il ver m l


Parnaso italiano . A n G O M K ,\ T ^s*®-?-^ B. * radamantc va dietro a Danijorle,£ // capo dalle spaile alfin ^U parie ;liti al re Murdante e a Pinodor la morteMftonicro^ e per divider ^etta ogn arteIl Jicr Gradasso e Mandricardo farle :Ma alfin li placa il franco Ti gV ini-i/n a liberar Orlando^Per combatter con lui il desiato brando. -S^f»®^^ No Non saprei dir cosi appunto, qualeFiis^e quel savio ; ma so che fu unoCè disse rlie nel mondo ii bene eI malePer amor si faceva da ciascuno:Ne senza questa causa universaleAlcuna cosa potea far alcuno :l^ amor diffinia, se il ver m lian detto,Coli [i[ol d appetito e di diletto. IlColui, dicea, chalio studio si dava;Cului ihallarme od alla mercanzìa;(^ucl rir aniniazzava gli uomini e rubava;Qiifl chera dato alla poltroneria; co-<;i, perchè si quello, e quivi avea la fantasia-Uno era fabbro, cuoco, muratore,Perdia quellesercizio aveva Ì! core. Ili Di che s un volesse torreII suo diletto a quello, e darlo a


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