. Collezione di monografie illustrate . PONTE DI S. ANTONIO SUL TRONTO. (Fot. Alinari). diretta al Capitolo ascolano — nella quale quel prelato, dopo aver detto di avere<( ricevuto colà i nuovi modelli per la fabbrica del duomo » di Ascoli, aggiunge diaverli sottoposti al giudizio di alcuni architetti romani. Verso la fine dello stesso secolo penetrò in Ascoli un altro, sebbene pallido, ri-flesso della pittura veneta che vi si indugiò fino a tutto il primo ventennio del riflesso ve lo diffusero Simone De ]\Iagistris di Caldarola, il quale fu disce-polo di Lorenzo Lotto nellu


. Collezione di monografie illustrate . PONTE DI S. ANTONIO SUL TRONTO. (Fot. Alinari). diretta al Capitolo ascolano — nella quale quel prelato, dopo aver detto di avere<( ricevuto colà i nuovi modelli per la fabbrica del duomo » di Ascoli, aggiunge diaverli sottoposti al giudizio di alcuni architetti romani. Verso la fine dello stesso secolo penetrò in Ascoli un altro, sebbene pallido, ri-flesso della pittura veneta che vi si indugiò fino a tutto il primo ventennio del riflesso ve lo diffusero Simone De ]\Iagistris di Caldarola, il quale fu disce-polo di Lorenzo Lotto nellultimo periodo della vita passato da costui nelle Marche,e Pietro Gaia, veneziano, pittore non molto corretto di disegno ma buon coloritore,educato a ^ enezia dove sinnamorò specialmente della maniera di Giacomo Bassano. Il barocco si affermò un po tardi in Ascoli, e vi si affermò con un carattere sobrio,equilibrato e scevro di deliranti esagerazioni. Xe fu il più geniale artefice Giuseppe r .4IÌ^^P. ?ri ^ • -»


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