. Iconologia di Cesare Ripa perugino, cavre. de sti. Mauritio, e Lazzaro : nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altere infinite materie : opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad ogni studioso .. . dtro, fc non allvEile proprio. • p E^ R-1^ c o ^ i: VN giouane, che caminandoper^via piena dherbette, bC fiero calpefKvn ferpentejil quale riuolgendofi ftìa in atto fiero di motficargli lagan>-ba, gli


. Iconologia di Cesare Ripa perugino, cavre. de sti. Mauritio, e Lazzaro : nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altere infinite materie : opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad ogni studioso .. . dtro, fc non allvEile proprio. • p E^ R-1^ c o ^ i: VN giouane, che caminandoper^via piena dherbette, bC fiero calpefKvn ferpentejil quale riuolgendofi ftìa in atto fiero di motficargli lagan>-ba, gli fia vicino dalla parte deftra vn percipitio, 6^ dalla finiftra vn torrentCs^dacqua. Sari appoggiata advhadebol canna , & dal cielo (ìveggia cadere^vn folgore. Ancorché lo ftaro, & la vita sì del Giouane, come del vecchio fia fallace, & ^tfbbiofa, dicendo il Signor Dio generalmente a tutti,Eftote parati quia nefci-lis, ncque diera, ncque horam, tuttauia il giouane lii in maggior pericolo ddvecchio per Taudaucia, ardire, &: vigore, il qaale lo fa, che precipitDfàmentcfi éfponghi adinfiniti pericoli. Il caminare per via folta dherbette,& fiori riceuendo dal calpeftato ferpcnlt inauuedutamente afpra pontura, ne dimoflra,che Thuamo cajninando per l4^i»riiftvk delle caducepr^fpetiU di que^QB&oucio» quando meno ci peni^^ > ICO NOLOG I<t4 «vita per la vìa deili piacer?, e delitie mondane, cne r^nto fi porti pencolo in ac-qua,quanto in terra,e che camìnando noi fè iiobi{e,e vlrtuo-A,o che fi cafca nel mare delle miferie»o nel prec:pjcIo delleterna dannatione. La canna ne dimoftra la fragilità della noftra -^ita j Ja quale di continuo ftiia pericolo, cflèndo che C appoggia bene fpelTo alle co{^ caduche, ST frali, &non a quelle di vera lode ,&: degna confideratione. U folgore nella guira,che dicemmo, ci dimoftra, che non folo in terra, 8^^neiracque fumo foiiopon:! ad*iniìnìti perìcoli, habbiamo detto; ma in al-tie ali uiclinati


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