Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . i dia di cosso. 20 Dicevano li rectori: ser Moccio non sian si buon traitori, saper ben lo tosto vederete quello che noi tucti metremo il freno acciò che non ci dian di morso. Messer lohanni Guarzoni con lohanni Ser Bandini, 25 e. 76 A Ancor Nappoleone con ser Sardo Paladini, Tucti eram leoncini d armi coverti a Francescho, s io non erro, ben si mostrava grosso. Ser Andrea da Bugiano eh andava col pecto teso, E Maginardo bramo che non congnoscea sé stesso. 30 Antonio di Pacie spesso sempre andava spiando,Ongni


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . i dia di cosso. 20 Dicevano li rectori: ser Moccio non sian si buon traitori, saper ben lo tosto vederete quello che noi tucti metremo il freno acciò che non ci dian di morso. Messer lohanni Guarzoni con lohanni Ser Bandini, 25 e. 76 A Ancor Nappoleone con ser Sardo Paladini, Tucti eram leoncini d armi coverti a Francescho, s io non erro, ben si mostrava grosso. Ser Andrea da Bugiano eh andava col pecto teso, E Maginardo bramo che non congnoscea sé stesso. 30 Antonio di Pacie spesso sempre andava spiando,Ongni cosa rinonsando assai più eh i dire non posso. Chi vedesse Pier Chelli colle cigla li pestatelii coli apostol di le minse date volean che tavernari j E non volea 35Alor senza denari desser senza far moctto. ) ser Moccio. DI GIOVANNI SERCAMBl 157 CLXXXIX. Crome li raspanti di Pisa e messer Guido Sardo VENERO A Lucra allo mperadore, et crome li raspanti rimasero sostenuti et il dicto messer Guido tornò a Dapoi ché^ì raspanti di Pisa ebeno disposto messer lohannidell Angnello, si levò in Pisa una setta, della quale ne fucominciatore messer Guido Sardo giudici, e nomòsi la compagniadi Samicliele. Alla quale compagnia & secta molti artefici con-5 corse, facendo ordine tra loro che qualunqua persona di Pisanon giurasse a tal compagnia, potesse essere rubbato, arso et uc-ciso. Et per cominciamento rubònno alcuni uzorieri, fra qualifu uno ciptadino di Lucha nomato Masseo da Santa Maria a Mon-te. Per la qual cosa i raspanti di Pisa, cioè messer Lodovico IO della Rocha, Conte Aiutamichristo, Antonio da Razignano, Bin-daccio, et molti raspanti grassi, honorevilmente venero a dolersidel dicto messer Guido Sardo et di tal compagnia allo imipera-dore. Et con loro si trovò messer lohanni della Roccha, il qua-le era podestà di Luccha per lo comune di Pisa, e dall altra 15 parte venne il predicto messer Guido Sardo con più di .lx. arte-fici minu


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