La carrozza nella storia della locomozione . MASCHERATA FATTA IN MILANO DALLA BAD/A (CORPORA/ONE) DEI FACCHINI DEL LAGO MAGGIORE IL 26 FEBBRAIO 1764.(Da stampa originale, nella colto^ del dolt. Achille Beitarelli, Milano). sere di fattura italiana, ricorda lItalia e specialmente Milano. Essaappartenne ad un ambasciatore francese del regno di Luigi XV; ri-mase lungamente in Milano e qui fu acquistata il febbraio 1865 peril museo di Cluny () ed allora ripassò le Alpi lasciando Milano, chefu sempre un grande centro dellindustria e dellarte della fatto, al vanto del numero stragrand


La carrozza nella storia della locomozione . MASCHERATA FATTA IN MILANO DALLA BAD/A (CORPORA/ONE) DEI FACCHINI DEL LAGO MAGGIORE IL 26 FEBBRAIO 1764.(Da stampa originale, nella colto^ del dolt. Achille Beitarelli, Milano). sere di fattura italiana, ricorda lItalia e specialmente Milano. Essaappartenne ad un ambasciatore francese del regno di Luigi XV; ri-mase lungamente in Milano e qui fu acquistata il febbraio 1865 peril museo di Cluny () ed allora ripassò le Alpi lasciando Milano, chefu sempre un grande centro dellindustria e dellarte della fatto, al vanto del numero stragrande di carrozze, da Milanomantenuto fino a venti anni addietro, devesi aggiungere — dice lostesso prof. Pagani — quello di averle vedute quasi sempre e quasi. Carrozza privata di Giorgio Washington. tutte uscire da fabbriche cittadine. Fino dai primi tempi del secolo XVIIlindustria del carrozzaio fu esercitata su vasta scala in Milano; e daqui partivano carrozze fabbricate per altre città dItalia, in modoquasi esclusivo, finche nel secolo XVIII un improvvido ciazio sulle-sportazione delle carrozze obbligò parecchi fabbricatori milanesi atrasportare a Verona, a Piacenza, ad Alessandria, altrove, fuori dalloStato di Milano le loro attivissime officine; ed il privilegio e mono-polio, secondo luso dei tempi, era dato per lindustria delle carrozzeall Università 0 Paratico dei sellai, il cui protettore era San Giorgio, Cj Id. id.; n. 6952; pag. 555. - 66 - che non andò mai in carrozza, e che, se andò molto, da prode guer-riero, a cavallo, non adoperò la sella ai suoi tempi. E che delle carrozze ve ne dovessero essere molte in Milano,oltre che dalle accennate statistiche, risulta chiaramente dalle nume-rose disposizioni che, alla fine del se


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