. Adunanze degli Arcadi pubblicate nelle nozze di ... Giacinta Orsini ... con ... Don Antonio Boncompagno Ludovisi. Dei o t&9Del mede/imo SONETTO. Generofa sii Deftrier fpumanteSarmi Camilla contro il pio Troiano ;O fida Erminia il Tuo Tancredi invanoRedi a cercar infra V ombrofe Piante j 0 Laura lalme luci onefte, e fante Muovale il labro, il bel pie, leburnea mano O Beatrice con faper fovrano Per le Stellate Vie guidi lAmante 5 Io dirò fempre, che la lor Virtute, E il nome lor non fora giunto a noi,Seran le Lire altrui tacite, e mute. Saggia EuRiDrcE, eche bramar più puoi ?Se contro le futur


. Adunanze degli Arcadi pubblicate nelle nozze di ... Giacinta Orsini ... con ... Don Antonio Boncompagno Ludovisi. Dei o t&9Del mede/imo SONETTO. Generofa sii Deftrier fpumanteSarmi Camilla contro il pio Troiano ;O fida Erminia il Tuo Tancredi invanoRedi a cercar infra V ombrofe Piante j 0 Laura lalme luci onefte, e fante Muovale il labro, il bel pie, leburnea mano O Beatrice con faper fovrano Per le Stellate Vie guidi lAmante 5 Io dirò fempre, che la lor Virtute, E il nome lor non fora giunto a noi,Seran le Lire altrui tacite, e mute. Saggia EuRiDrcE, eche bramar più puoi ?Se contro le future Età temutePuoi chiara andar co foli Carmi tuoi ì. Del Del Signor AvvocatoSETTIMIO CEDRIFra gli ArcadiCHEamo ITOMEJO V SONETTO. Exgine eccelfa, che a non lenti paffiIl pie rivolgi falla prima etadeTutte a calcar le luminofe ftrade,Onde all onore, ed alla gloria vaffi ; Siegui T alto camino : Ornai ten paffi Per le mal note al volgo alme contrade ;Ove quel, che per anni unqua non cade »Tempio augufto al tuo nome aperto ftaffi • Ivi di chiari Cigni il fuon canoro Eterno il facra, e fculto ivi, e dipinto Più vivo fplende, che in diamante, e in oro ; E del Regio Garzon , chei pianfe eftinto,Così Febo riceve ampio riftoro,Che in Te vede immortale il fuo Giacinto. Del I9i 01 Del Signor Canonico MARCELLO CHEROFINI Fra gli Arcadi CHIRFENIO LEUCADICO SONETTO. Uefto, che a me più cuftodir non lice,Queft è T illuftre Arcadico terreno,Che delle facre Selve accoglie in fènoIl dolciffimo canto di Euridice: Delle feconde idee V Alma Nutrice Qui trafpare dal bel guado fereno :Alma, che sa de nembi, e del balenoTutte le ignote vie varcar felic


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