Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . fi che amato mio figlio (che tal giouami A chiamarneben potrai da quefto delitiofiffimo Giardino fciegliere à tuo ta-lento, e vantaggio di quei Fiori che per altro al tuo buon odo-rato più adda natamente faranno per conferirli, ed* in tanto an-dianne qualche poco pa


Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . fi che amato mio figlio (che tal giouami A chiamarneben potrai da quefto delitiofiffimo Giardino fciegliere à tuo ta-lento, e vantaggio di quei Fiori che per altro al tuo buon odo-rato più adda natamente faranno per conferirli, ed* in tanto an-dianne qualche poco palleggiando per Iamenitadi di effo, qualihanno non meno adornato quefto bel Cielo Latino, di quello fifaccino colà sii le lucidillìmc Stelle nel loro firmamento* Portati fi per tanto di nuouo nelle Stanze già accennate delVaticano,edentrati che furono nella S?h, edaffiJato lo fguardonella gran Battaglia di Coftantino, vi fi .trattennero per buonapezza, vedendo, e confiderando à quanto fi era ftefo il valoredi chi Thaueua efpreffa^he per appunto fu quel Guho Roma-no,che nonfolo in Roma haueua egregiamente operato, ma indiuerfe parti, ed*in particolare in Mantcua, douc fé conofeereil/ublimc fuo talento. Le particolaritadi di quei]Opera per all bora. DE PENNELLI ITALIANI. 7 hora in loro ftefll rattennero, pofciache in tutto, e fenza ritegnoanfiauano di veder quelle del diuin Raffaello, che iui propinquefanno di loro fteffe e pompa, e fpettacolo aglocchi altrui, ondepe-netrandoui con gran dolcezza di cuore, doppo dhaucrlc perpoco fpatio di tempo contemplate, quafi che per la ioucrchiagioia Girupeno ne hiennci ma pofeia ripigliati i fpiriti3 così ver-fo del fuo Macftro fciolfc la lingua. Qucfre Hiltoric, e qucftibellilTìmi Dipinti, che han forza dimparadifare chiunque li rimi-ra, degne farebbeno defleredel continuo encomiate dalla Lin-gua, e dalla Penna drglHuomini dotti, e che la fama loro féuè volafic dallvno allaltro Polo. Qucfto già è feguito, ripigliòil Genio, ne


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