L'historia ecclesiastica della rivolvzion d'Inghilterra : divisa in libri qvattro, ne' qvali si tratta di qvello ch'e avvenvto in quell'isola, da chè Arrigo Ottauo cominciò à pensare di ripudiar Caterina sua legittima moglie, infino à quest'vltimi anni di Lisabetta, vltima sua figliuola . io Luca Rirbeo, fu condotto ancora egli fopralcarro . Ed effendogli moflrato lorrido fpettacolo delcompagno già morto » delle cui membra, del fangue e_»delle vifeere, i fanguinolenti e crudelifftmi heretici ,glibaueuano inan^i a gì occhi vna co mpaffioneuole e dolorofafcena ì toìlo fui carro,


L'historia ecclesiastica della rivolvzion d'Inghilterra : divisa in libri qvattro, ne' qvali si tratta di qvello ch'e avvenvto in quell'isola, da chè Arrigo Ottauo cominciò à pensare di ripudiar Caterina sua legittima moglie, infino à quest'vltimi anni di Lisabetta, vltima sua figliuola . io Luca Rirbeo, fu condotto ancora egli fopralcarro . Ed effendogli moflrato lorrido fpettacolo delcompagno già morto » delle cui membra, del fangue e_»delle vifeere, i fanguinolenti e crudelifftmi heretici ,glibaueuano inan^i a gì occhi vna co mpaffioneuole e dolorofafcena ì toìlo fui carro, cominciò così à fauellare. O amici miei, ò ami-ci miei, io fono fiato qui condotto, non fo per qual mio errore, ò per qualfinto peccato fi offefa Maefìà : concioffiacofachè, il negoi^io , il quale controdi noi fi tratta 3 non è per confa alcuna criminale, ma tutto in verità è ne-gozio di Religione, e di cofeien^a. Deh conferuadore di tutto Vhumaru» Orazionelegnagli0 Giesù Criflo, nella cui morte io fiero di domr ottener la vera~> del Martivitate per gli cui acerbiffimi tormenti, e amara paf]ione,ioho vera fi- te%dan^a di douermi faluare, perdonami ti prego le mie molte maluagitd, egrauijfimi peccati. Effendo dipoiauuertito cheà fpefe del compagnoap- paniffe. Sot IftoriaEccIefiafh della Riuol. para/Se à non efter proteruo, voltatofi toslo vcrfo il luogo dotte il corpo delmorto compagno giacea tutto fmembrato , e tagliato à pc^i, e fentendoil manigoldo, che tagliatagli la tefla dal bufto , e leuatala in alto, per farnemojìraà tuttol popolo gridaua{ comè costume di quella gente)iddioconferui la Bgina, rifpofe Subitamente , .AmcrLs. Ed cffendo domandatoper qual Reina egli bauea così orato. rijpofe, che pregaua iddio per la-»Reina Ltfabetta , acciocché la Macflà fua fi àegnaffe di concederle, coru»lunghezza e felicità di vita, di poter con tranquillità e piceli fuo Rea-me gouernare, e fatto la mano della fua Diuina prote^io7ie, fana e fainada


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