. Bollettino dei Musei di Zoologia e Anatomia Comparata della R. Universitdi Genova. Zoology; Anatomy, Comparative. tanza ai caratteri dell'eptagono, li lasciarono indefiniti, tanto nel testo che nella relativa figura. Però, stando esclu- sivamente a quest'ultima, si direbbe piuttosto che Teptagono sia completo, ed è forse per questo che il Monticelli, nel già menzionato prospetto dei tristomi, collocò appunto il T. pelamydis tra le specie con eptagono completo. E il Saint-Remy non parla aff'atto di questo carattere. Le mie osservazioni mi permettono di fare in proposito un' opportuna retti


. Bollettino dei Musei di Zoologia e Anatomia Comparata della R. Universitdi Genova. Zoology; Anatomy, Comparative. tanza ai caratteri dell'eptagono, li lasciarono indefiniti, tanto nel testo che nella relativa figura. Però, stando esclu- sivamente a quest'ultima, si direbbe piuttosto che Teptagono sia completo, ed è forse per questo che il Monticelli, nel già menzionato prospetto dei tristomi, collocò appunto il T. pelamydis tra le specie con eptagono completo. E il Saint-Remy non parla aff'atto di questo carattere. Le mie osservazioni mi permettono di fare in proposito un' opportuna rettifica. L'eptagono del T. pelamijdls si presenta come nelle figure che qui uni- SCO, e che corrispondono più o meno a â'~ quelle indicate dal Monticelli come ep- tagoni incompleti. Veramente, osser- vando le figure, non appare troppo e- satta l'espressione adottata di chiamare tali poligoni « eptagoni incompleti ». D_x5^ La fig. C, che corrisponde perfettamente a quelle indicate per il T. molae, il - T. Interruptum e simili, e che io ho trovato frequentissima anche nel T. pe- lamydis, si direbbe piuttosto un enna- gono irregolare; e la fig. B, che ho pur trovato in molti esemplari di questa specie, è semplicemente un eptagono irregolare ma non incompleto. Considerando che la dift'e- renza tra le due forme dipende esci usi vamenie da una maggiore o minore ripiegatura dei lati posteriori, e che io ho spesso osservato delle forme intermedie, tanto nel T. pe- lamìjdh quanto nel T. molae, mi pare ovvio concludere che sia più propria la denominazione di « eptagoni irregolari ». Ciò premesso, porro npiuinto il T. pelamudh tra le specie ad eptagono irregolare, percliè i due lati posteriori del- l'eptagono stesso sono sempre più lunghi degli altri, e ri- piegati pili 0 meno. Su ciascuno dei due angoli posteriori di detto eptagono si trova, come in altre specie, un uncino chitinoso di forma alquanto variabile secondo gli esemplari, ma tipicamente ri


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