. Rime di Michelagnolo Buonarroti. dobblighi^ di cure^ e di litigi, Vhauere, eldariTy/anze efìreme, e, firanCyEI meglioy et peggio y e le cime dellarteAlnjiUanel Jòn tutte co/e piane^E Ferba, y e Inacqua, e llatte è la Jua i conti froi fi* le callofsmane >€ quelle fino a lui calamo^ e carte»Che Jia ?iel mondo vfhra non sauuede^€finr^ AJftV,2no alld fortuna cede, nSaltro non ha maggior curà^ o deftoChe figli U fiia uacca^ e crefica il toro,Onora., e teine, e ama, e frega JddioPel gregge, per larmento, e felUuoro,6H Dubbio, el Forfie, el Come, el Ver che rioNoi pojfon fiaryche nonifl


. Rime di Michelagnolo Buonarroti. dobblighi^ di cure^ e di litigi, Vhauere, eldariTy/anze efìreme, e, firanCyEI meglioy et peggio y e le cime dellarteAlnjiUanel Jòn tutte co/e piane^E Ferba, y e Inacqua, e llatte è la Jua i conti froi fi* le callofsmane >€ quelle fino a lui calamo^ e carte»Che Jia ?iel mondo vfhra non sauuede^€finr^ AJftV,2no alld fortuna cede, nSaltro non ha maggior curà^ o deftoChe figli U fiia uacca^ e crefica il toro,Onora., e teine, e ama, e frega JddioPel gregge, per larmento, e felUuoro,6H Dubbio, el Forfie, el Come, el Ver che rioNoi pojfon fiaryche noniflan fifa loro,E colVero, e col Semplice Jddio lega^Élciel propinilo alle fie ^voglie piega, I L F I N E. r,» fCLiHU <:. L!o:ì--SV ^^ ^^ i. ALLILLVSTRISSIMO E REVER.^ SIGNORE E PADRONE MIO COLENDISSIMO IL SIGNOR Cardinal Mafieo Barberini. Vuegna che quando noireggiamo alcun hm-mo tnpm ct^vrìafcienT^a^o i^rte diuemrgra^de agi uolmcnte Hcre^diamo ^oterriufcir lo^deuole m qualunqueahra alla quale rtuoUga lanimo\ nonfen\jtragione haurò ftimato, che quelle T{tme di ^tMich. lagnalo tuonar--reti,come opera dihuomoinaltrefacultàgran^didimo ^^Q lali, chedofo tanti anni che eglifu tolto al mondo ^ficonuen^a darle alla luce,


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