Trieste . ; Kenqueì presenta nei tre specchi i simboli delle divinità venerate: laquila gioviale, la Gòr-góne, che di Minerva rammenta lorigine celeste e folgoratrice, e il pavone e ilmelograno, attributi di Giunone. Le altre reliquie non sono che frammenti di cornicie di architravi, più una testa di Giove, cornuta, e un bassorilievo raffigurante unaninfa sorpresa dai satiri, tutti raccolti oggi a pochi passi dal luogo ove il tempiosorgeva, nel museo lapidario. Grazioso edificio questo lapidario — formato da un tempietto corinzio e da un 20 ITALIA ARTISTICA g-iardino di mortelle — che testimon


Trieste . ; Kenqueì presenta nei tre specchi i simboli delle divinità venerate: laquila gioviale, la Gòr-góne, che di Minerva rammenta lorigine celeste e folgoratrice, e il pavone e ilmelograno, attributi di Giunone. Le altre reliquie non sono che frammenti di cornicie di architravi, più una testa di Giove, cornuta, e un bassorilievo raffigurante unaninfa sorpresa dai satiri, tutti raccolti oggi a pochi passi dal luogo ove il tempiosorgeva, nel museo lapidario. Grazioso edificio questo lapidario — formato da un tempietto corinzio e da un 20 ITALIA ARTISTICA g-iardino di mortelle — che testimonia la cura dei moderni triestini nel conservarele prove della loro romanità. La prima idea di raccogliere queste cose antiche è do-vuta alla colonia Arcadica Sonziaca, la quale nel 1782 da Gorizia passò a Trieste,ma il merito di aver loro dato una sede non indegna è di Domenico Rossetti, chele pose sotto i funebri auspici di uno dei più grandi evocatori dellarte antica, Gio-vanni ANTEFISSE RACCOLTE NEL LAPIDARIO. (Fot. Alinari). E noto che larcheologo meraviglioso, tornando da Vienna a Roma, nel 1768, fuucciso a Trieste, da un ladro livornese, che pensava di derubarlo: a placare i manidel morto ed a purgnre la città dal delitto, il Rossetti si fece promotore di un mo-numento che nel 1833 fu inaugurato nel vecchio cimitero della cattedrale, trasfor-mato in museo lapidario : il monumento di stile canoviano, mediocre in sé stesso— è un bassorilievo in cui un uomo togato addita i simboli delle antichità ad al-cune donne raffiguranti le arti — acquista uno speciale significato posto dovè — TRIESTE 21 memoria di un uomo germanico serenato dallo spirito classico — a tutelare i do-cumenti romani della città contesa ; documenti non falsabili. che da quel tempo sisono fatti più copiosi, per una serie di ricerche sistematiche iniziate da Pietro Kandlere da Carlo Gregorutti. La vita che anima un dado o un capitello, rinchiusi in un museo, è infin


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