Storia dell'Italia antica . Medaglia dei Fabii. () Cohen. Mrd. consvl. pi., XYII, Faina, 6. A diritta testa di Palladecon elmo alato. Nel rovescio N. FABl. PICTOR {Nmneriiis Fabius Picfor),KOI\IA. Uomo assiso coperto di elmo, con pileo .sacerdotale nella destra,e asta nella sinistra. La leggenda QUIRIN., sopra uno scudo che glista dietro, dice che egli è Quirino. Il pileo allude allufficio di FlamineQuiiinale ereditario in questa famiglia: (^) Dionisio, IX, 19-22. Egli rigetta lopinione del sacrifizio e anche illacoonto che diceva di loro sopravvissuto a Roma un solo fanciullo, chepoi continuò
Storia dell'Italia antica . Medaglia dei Fabii. () Cohen. Mrd. consvl. pi., XYII, Faina, 6. A diritta testa di Palladecon elmo alato. Nel rovescio N. FABl. PICTOR {Nmneriiis Fabius Picfor),KOI\IA. Uomo assiso coperto di elmo, con pileo .sacerdotale nella destra,e asta nella sinistra. La leggenda QUIRIN., sopra uno scudo che glista dietro, dice che egli è Quirino. Il pileo allude allufficio di FlamineQuiiinale ereditario in questa famiglia: (^) Dionisio, IX, 19-22. Egli rigetta lopinione del sacrifizio e anche illacoonto che diceva di loro sopravvissuto a Roma un solo fanciullo, chepoi continuò la famiglia; e queste cose chiama finzioni teatrali. Suiparticolari e sulla veduta del luogo in cui avvenne la disfatta dei Fabii,vedi Canina, Lantica ciiià di Yeii, tav. 12. 1 Dionisio, IX. — Storia dell Italia antica— I. 102 810 LlB. Gap. IV.] ONORI AI CADUTI, E ACCUSE AI PATRIZI. 811 stanza e si afforzano sul colle Gianicolense, donde, comeda una fortezza, minacciano Roma, corrono il con-tado e riducono la città alla fame. Tengono più di unanno quel forte luogo, e combattono coi Romani al tem-pio della Speranza, otto stadii da Roma, e alla porta Col-lina. Poi sono cacciati dalla loro conquista, si concludeuna tregua di quarantanni, ed è imposto loro un tributo *, Gli effetti certi di questa contesa sono le glorie acqui-state dai Fabii, di cui rimane per le tradizioni immor-tale la fama. Il giorno in cui caddero fu posto tra glin-fausti giorni di Roma, e male augurata si tenne la portada cui erano andati sulle terre nemiche -. E i plebei,che con essi si erano sentiti più forti, onorarono il no-bile pensiero per cui erano usciti da Roma, e quandocorse la trista novella della loro rovina , accusarono ipatrizi di averli per odio di parte vilmente traditi. Di-cevano che il console Menenio che doveva andare a soc-c
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