. Emblemi di Andrea Alciato, huomo chiarissimo, dal latino nel vulgare italiano ridotti . , e chiari lochi ; I E Mean- Emblemata. i^c) E J^teandro Vari fio, il qud riuolto sA. lìHejJo, iterar rijieffo diraffi il Tico , quando Si {copre inun confufo, er inuno de la Scure il nome ^ <J^/Colte cofe troncando, e troppo breue .2)^ le^ Scole Truon Targalo è detto che le colonne ancor frange col dire,ì^ttula indi a lincontro ^Ibio è chiamato ; Terchejjìle la voce, e tenue e detto frafìo; che tagliando, I\itien rvltime f II ab e, e Cinghiotte.


. Emblemi di Andrea Alciato, huomo chiarissimo, dal latino nel vulgare italiano ridotti . , e chiari lochi ; I E Mean- Emblemata. i^c) E J^teandro Vari fio, il qud riuolto sA. lìHejJo, iterar rijieffo diraffi il Tico , quando Si {copre inun confufo, er inuno de la Scure il nome ^ <J^/Colte cofe troncando, e troppo breue .2)^ le^ Scole Truon Targalo è detto che le colonne ancor frange col dire,ì^ttula indi a lincontro ^Ibio è chiamato ; Terchejjìle la voce, e tenue e detto frafìo; che tagliando, I\itien rvltime f II ab e, e Cinghiotte.£* Storno, come nel T^rouerbio sode, Chi,fordo a gli altri, vuol difcorrcr falò *^Quello è Balbo ; quel f{auco ; altro Carrifce ; -^ Sibili fuor, qud vipera, altro Manda , %Stride qua con la bocca ^e con k nari ; , :. ^ que^i fa la lingua ma TriueUa. ^, ^ i, <-.^Itri Ha fingitlti ; altri yMalfermo, ha Toj^; r l Er altri Sputa, come vna grondaia .Quanti fon vittf ne le cofe humane, Tanti nafcono ancora, e forgon nomi. éB^^^ Naru ca. 14© ^ndrea^ falciatiNatura, EMBLEMA TIC. PANA colunr ^entes ( Naturam hoc dicere rerù eft)Semicaprnmq; hominem, femiiiirumq; DeumvEft Tir pube renus, quòd nobis infita virtus Corde onens, celfa verticis arce caper eiljfjiiianos natura in feda propagat ConcubitUjVt volucres,fquamea,brura, commune alijs animar» tibus^eft caper index Luxuria*, Veneris fignaq; aperta alij fophiam, aJij tribuere cerebro : Infcriora modus, nec ratio vWz tenet. ^ Emblemata. iai datura. EMBLEMA IIC. P^ N E adorati le genti; (e queflo è direDogni cofa creata la ^atura^J Tan, chè me7;ocapa huom, me:^mcmo è Dio. HiioniQ è fino al belfìco, o Fanguinaia)Terche in noi la virtute in/ita, nataDal cor, rifiede ne leccelfa roccaDe lalta cima, e fommitate eflrerna. Quindi Capro è ; perche hlatura noi <tA i ficoli propagina, e germoglia^. Con copula , e concubito; comanco Cjli augelli, /■ pefciy i brutiy e laltre fere, Quely c


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