. Delle imprese, trattato . t—:iiàj Trende il canuto Tefcator con gli harni Trd liquidi crifto-Ui incauto il Sepia par che affcttuofo brami y Ma di tanto fcherq\ir via gli rincrcfcé.£ mentre par cVella a la preda il chiami Lieta il nero lìcoY con lacque mefcCjÉI loco oue fi vidde, imbuia e appanna, E acutamente il predatore ingannai, Assomigliato Ariftotele dà . .„ . -Pico della Mirandola,alla Sepia pe fomio°?ato alfce marino, cui quandohauerla fi la Sepia,perfuade il Pefcator nellhamo, colfuo liquore inturbida lacqua , efcainpa. Così quando da Filofoficredi hauer certa rifolutione de


. Delle imprese, trattato . t—:iiàj Trende il canuto Tefcator con gli harni Trd liquidi crifto-Ui incauto il Sepia par che affcttuofo brami y Ma di tanto fcherq\ir via gli rincrcfcé.£ mentre par cVella a la preda il chiami Lieta il nero lìcoY con lacque mefcCjÉI loco oue fi vidde, imbuia e appanna, E acutamente il predatore ingannai, Assomigliato Ariftotele dà . .„ . -Pico della Mirandola,alla Sepia pe fomio°?ato alfce marino, cui quandohauerla fi la Sepia,perfuade il Pefcator nellhamo, colfuo liquore inturbida lacqua , efcainpa. Così quando da Filofoficredi hauer certa rifolutione dellecofe , con parole incerte turbandoil fatrojinai non ti fan confeguire ilvero. E imprefi propria di Arifto-tele quanto alla irrcfolutione dellImmortalità dellanima. Per. DELLE IMPRESE Imprefa di ^erqueftoefretto gliEgitij per la Sepia figliificatianovnhiTO-buon princi- mo che cofe grandi di le licHb promettendo, inganna poi iaf-pio cnabbia pettationc . E diquefta qualità dhuomni fono anco ImprefeVoli^T il Polpo,e la Loligincchiamata dal volgo,Cal imaio. Ma que-LoliSe. fti nei timore buttano latramcnto; e la Sepia per fpafTo alleEfleuo diMa volte, oltre il timore. Dicono chè così fuliginofb quel liquo-gia Natura- re, che fé fi porrà in vna Lucerna, tolti gli altri lumi, quei chej5 *. , r. ini fi ritrouano paiono Etiopi. Per quefto i Greci fìnfono chein Sepia. ^^^^ ^^ conuertifle in Sepia mentre fcherniua Peleo fuo inna-morato ; eì luogo oue fiiccefie il fatto, è vnIfola detta di Altri da quefta fauola intefero la bugia, per ciò che, h Tohbugiardi. l^ctTo^f [j-ìkìvìtm K) cLystv^pouTcu, per che fi oftufca, e fi fa nera nelleparti eftreme i come fogliono i bugiardi far le premifle vere,per concludere con la perfuafione della bugi


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