Vite de' pittori e scultori ferraresi . onde non comprendiamoa qual Pordenone, secondo la sentenza d altri, il Grazzini possa averne dataordinazione, mentre di quattro Pordenoni che si conoscono, Gio. Antonio Li-cinio o Regillo mori in Ferrara nel i54o, venti anni circa prima della nascitadel Grazzini ; Bernardino, che gli era coetaneo e parente, non si sa in qualanno morisse; Giulio figlio di Gio. Antonio morì in Augusta nel i56i, uno odue anni soltanto dopo la nascita del Grazzini -, né vi resterebbe che Gio. An-tonio giuniore che morì nel 1571, in tempo che V orefice ferrarese aveva undicio


Vite de' pittori e scultori ferraresi . onde non comprendiamoa qual Pordenone, secondo la sentenza d altri, il Grazzini possa averne dataordinazione, mentre di quattro Pordenoni che si conoscono, Gio. Antonio Li-cinio o Regillo mori in Ferrara nel i54o, venti anni circa prima della nascitadel Grazzini ; Bernardino, che gli era coetaneo e parente, non si sa in qualanno morisse; Giulio figlio di Gio. Antonio morì in Augusta nel i56i, uno odue anni soltanto dopo la nascita del Grazzini -, né vi resterebbe che Gio. An-tonio giuniore che morì nel 1571, in tempo che V orefice ferrarese aveva undicio dodici anni ; colla osservazione del Lanzi che non si trovano opere dell ulti-mo Pordenone in queste parti, quando non se n abbia a Como dove morì. Aggiungeremo che il ritratto del Grazzini, fatto da lui stesso, possedevasidal Cittadella coni egli stesso conferma a pag. 46 del tomo terzo del suo Pittori ecc., e troveremo in seguito come lo stesso Grazzini diade conside-rabili aiuti «1 celebre Borioni nelle sue ì& — fili). ANDREA CIMARMI PITTURE J@» o. Fltre ogni comparazione avveduto ed industriosomercadante fu Giovanni Andrea Ghirardoni, ed as-sai più chiaro pel cumulo di centomila scudi dalui in pochi anni ammassalo ^ che per quanto maiadoperasse pennelli e stendesse colori. Tuttavia èdi mestieri annoverarlo fra i lodevoli pittori ferra-resi, benché non eguale a tanti altri di lui migliorisenza comparazione, anzi talvolta inferiore ancheai mediocri. Alcune sue fatiche portano in fronteun non so che di grande, che mostra buon gustoe miglior pensamento, se si guarda linvenzione,il disegno, e il colorito, ma altre sono talmenteprecipitate, che non meritano considerazione alcu-na , ed un peccato universale si è dell opere dicostui, che per quante cose si veggano, quantun-que coi colori proprii sieno dipinte, pure sembranoa semplice chiaro scuro condotte. Può però darsiche ciò sia provenuto dalla patina presa dal tempo,o che le tele abbiano as


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