L'Andromeda . ?Io la fatate, io la mia vita fprezzo>5e/fer deue comprataà tanto prezzo. Ani. Amici non piangete, II volto fcrenate, Né maggiormente i Padri miei turbate. E perché non volete, Quel che difpone liberale il Cielo? Per _ 5o- Per quello fragil vela Con pietofa mercede. Tutte Je voftre vite egli concede. Se per me lacrimate A 1 alma mia tranquilla oltraggio fate. Pur, eh* a popoli miei la vita appone, A me bella, e vital fembra la morte. C^.-Vàttene dunque,ò vittima innocente, Chio Tempre rimarrò tnfto, e dolente. C^T* Pria, che le braccia tue frangano i lacci,Figlia non mi negar


L'Andromeda . ?Io la fatate, io la mia vita fprezzo>5e/fer deue comprataà tanto prezzo. Ani. Amici non piangete, II volto fcrenate, Né maggiormente i Padri miei turbate. E perché non volete, Quel che difpone liberale il Cielo? Per _ 5o- Per quello fragil vela Con pietofa mercede. Tutte Je voftre vite egli concede. Se per me lacrimate A 1 alma mia tranquilla oltraggio fate. Pur, eh* a popoli miei la vita appone, A me bella, e vital fembra la morte. C^.-Vàttene dunque,ò vittima innocente, Chio Tempre rimarrò tnfto, e dolente. C^T* Pria, che le braccia tue frangano i lacci,Figlia non mi negar gli vltimi abbracci. • Anà.XS. Cielo i voftri affanni Confoli, ò cara Madre, ò Padre i fìl voftri vitali aggiungan gli anni,Che fi leuano à me, le Parche, el pace lungamente^en tantoDeh rafciugateil pianto;Ma non ponetegli però in obblio,Che di. me fttfla più v habbia amatio. vPadre Addio mia figlia. figlia addio. And. Addio per fèmpre, ò Madre, ò Padre mio. Ed. So. J~,IA> 5i Ed ecco altimprouifofentirpper la Città voci, c->tumulti di gente armata, quafi che gran folleuamentofojfe nato ne Cittadini 3 eque fi e voci furono vdite. Non fia di vita la Donzella priua,Viua Andromeda, viua. Etvfcirono molti armati furiofamente in quefla feditone, e que fia gente mofa da Qoraltoper impedirla morte d zAndromeda,al che fouraprefoil Re commandò a fuoi, chetoflo sopponejjero 9 mentrecon la T^eginafi ritirò. RI e He tumulti fon quedi Chi mi perde il nfpetto?Olà guerrieri corraggiofi, e prediOpponete à coftor le mani, ci petto. Seguì intanto agli occhi del Teatro fra ifoldatidellvna parte, e dellaltra vnafearamuccia ofiinata) alfuono ditaburri, attendendo gli gettatori non meno lavagherà del combattimento ne i vari modi del feri-re » e del difender fi de combattenti, che I/ine di efio, ilquale cedendo la parte di Cor alto; terminòcon la mor-te dellijlejfo, e de feguaci, rit irandofi nella Reggi*lVincitori. J\Qdlintag


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