. Delle imprese trattato . . DELLE IMPRESE pianta di Febo, io me ne fon fernito per Imprefa, a lignificarche Giouan Battifta dAleiTandro Cauaiiero di delicatifsimogiudicio, allhor fentiua i fauori Poetici, quado era nella pre-lenza di Afcanio Pignatelli, da cui, fervendolo ragionar,fem-óre simpara , e che come vn Sole riluce neila Nobiltà Napo-ìitana,conqueftoBreue, TE SIT^E QVI D Camilli nelllmprefa di Lelio Lucarini, pofe il Loto,con quefte voci , DVM R^ESTICIS D ET EGO i^. per dirche non potrebbe efler conofciuto,fenza la gratia del Princi-pe . In Roma era il Loto Capillato


. Delle imprese trattato . . DELLE IMPRESE pianta di Febo, io me ne fon fernito per Imprefa, a lignificarche Giouan Battifta dAleiTandro Cauaiiero di delicatifsimogiudicio, allhor fentiua i fauori Poetici, quado era nella pre-lenza di Afcanio Pignatelli, da cui, fervendolo ragionar,fem-óre simpara , e che come vn Sole riluce neila Nobiltà Napo-ìitana,conqueftoBreue, TE SIT^E QVI D Camilli nelllmprefa di Lelio Lucarini, pofe il Loto,con quefte voci , DVM R^ESTICIS D ET EGO i^. per dirche non potrebbe efler conofciuto,fenza la gratia del Princi-pe . In Roma era il Loto Capillato, a cui portauano i Capellichefitagliauanoalle Vergini Vertali ; come quei di Gioua-netti, ad Apolline , o ad Efculapio Tuo figlio. Di queftArbo-reparlòOuidionel 9. delle Metamorfofi, 7<lunc tamen infanterà maternis demittite ramis,Et date nutrici, bibat, arbore che, per dir che la Mole del Mondo era piena di Dio» fin*geano che nel Loto fedeffe vn Cattiti. DEL SALICE. Cap. LXXX. R a dunque Ieroglifico della Caftità il Salice, oper che è atto ai legami, e la Caftità fi coman-da che fi cinga con la Zona o campeftre, o dal-tra maniera ; ouero fu prefo dal Salice Amerinoche pofto neLetti, induce Caftità ; o pure , perchanno fcritto molti che lefrondi di quellArbore pefte,e be- uute


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