. Il Palazzo ducale di Urbino e la Galleria nazionale delle Marche . cospicuo delle opere si vedono a Sanginesio ( 1485), a Monterubbiano, in cui si firmaDe Ghoetbei, a Sarnano (1494), ecc. Fu ripetitore pallido, senza luce dingegno, di Carlo Crivelli. La co-gnizione delle forme è sempre in lui deficiente notevolmente e vè anchegrossolanità e fiacchezza non lieve; tuttavia nel complesso le opere sueeffondono il fascino arcano proprio dellarte del Quattrocento, sopratuttoper certa grazia composta e suggestiva, benché vivente di riflessi. Madonna col Bambino e Angeli. — Fondo dorato. L


. Il Palazzo ducale di Urbino e la Galleria nazionale delle Marche . cospicuo delle opere si vedono a Sanginesio ( 1485), a Monterubbiano, in cui si firmaDe Ghoetbei, a Sarnano (1494), ecc. Fu ripetitore pallido, senza luce dingegno, di Carlo Crivelli. La co-gnizione delle forme è sempre in lui deficiente notevolmente e vè anchegrossolanità e fiacchezza non lieve; tuttavia nel complesso le opere sueeffondono il fascino arcano proprio dellarte del Quattrocento, sopratuttoper certa grazia composta e suggestiva, benché vivente di riflessi. Madonna col Bambino e Angeli. — Fondo dorato. La Ver-gine, in tunica marrone e manto turchino ad aurei fio-rami avvolto sul biondo capo, ornato questo di una co-rona e ricinto di aureola, con le mani giunte, è assisasopra un trono ligneo coperto di drappo rosso, reg-gendo sulla gamba destra il Bambino. Questi è figuratoa braccia conserte, con gialla camiciuola fermata allacintura da una fascia bianca e aureola crucigera dietroil capo. Quattro biondi angioletti, con le vestimenla e le • 60 • Tav. XIX.


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