Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . oMartino, chom ebbe la dieta ||messa cantata, essendo in nella • • il ciptà di Lucha molti baroni et ÌJJ signori, fra quali e era uno gran barone imbasciadore dello im- 10 peradore, al quale il dicto papa pe rispecto dello mperadore, donò una roza dorata et bene adornata con rami suoi et fogletucte d oro, come al più gentile & alto barone che tal di fussein corte di papa et come persona che raprezentava lo tal roza, il dicto barone, con molti stormenti e gran cavallaria 15 per tucta la ciptà di Lucha fé portare, tenendo il giorno grandecor


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . oMartino, chom ebbe la dieta ||messa cantata, essendo in nella • • il ciptà di Lucha molti baroni et ÌJJ signori, fra quali e era uno gran barone imbasciadore dello im- 10 peradore, al quale il dicto papa pe rispecto dello mperadore, donò una roza dorata et bene adornata con rami suoi et fogletucte d oro, come al più gentile & alto barone che tal di fussein corte di papa et come persona che raprezentava lo tal roza, il dicto barone, con molti stormenti e gran cavallaria 15 per tucta la ciptà di Lucha fé portare, tenendo il giorno grandecorte; della quale festa e dignità tucti i ciptadini di Lucha pre-sero grande consolatione et piacere, vedendo tante dignitadi ettanti baroni e tal magnificensa esser in ella ciptà di Lucha &di ciò molto si ringratiava Idio. E CCCXU. Come il papa die l ulivo benedecto. perchè queste materie sono cose da non lassare, mi stringiea narrare chome il dicto papa, la domenicha dulivo, avendo A 2^( PARTE PRIMA DELLE CRONICHE. 5 IO cantata et benedetta la pal-ma e r ulivo, essendo insul portico del vescovado,come r uomo va in chieza,a ciascuno cardinale, signo-re, principi, baroni et prela-ti, et simile alli antiani di LLJilll J^fciii|\iLuccha che quine erano, il ^ ~^dicto papa colie suoi mani die il dicto ulivo e palma; et dapoial populo & alla moltitudine che in nel chiostro erano, lui pro-pio de dicti ulivi et palme gictando, acciò che ciaschiduno ditale olivo avesse sempre, benedicendo ongni persona. Et factoquesto, andò in santo Martino e quine la messa magiore disse, 15Dio lodando. Dimorando il predicto papa in Lucha et facciendo molti ci-ptadini de suoi officii partefìci, come protonotari, avocati di col-legio, doctori in teologia, maestri uscieri, massieri e d altri bene-fici e honori, e in fra li altri che tali honori e dignità riceveo- 20no, si fu messer Roberto Guinigi, figluolo che fu di FrancescoGuinigi, il quale fu facto protonotario, messer Bartolomeo


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