Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . Forettieri {Vedendo in effe cosi benefprefli gleffetti,?> e ciò che più rilieua la tanta bizzaria intorno alla forza del co-3j lorito, e padronanza del Diisegno, quale per verità-in ottimagrado effettuato fi vede,) differo vna libertà cosi bella dì dipin-gere, po


Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . Forettieri {Vedendo in effe cosi benefprefli gleffetti,?> e ciò che più rilieua la tanta bizzaria intorno alla forza del co-3j lorito, e padronanza del Diisegno, quale per verità-in ottimagrado effettuato fi vede,) differo vna libertà cosi bella dì dipin-gere, poter renderli atta a fgomentare ogni qualunque Pittore,che in tutto dettato 5 e difinuolto nella Profeffionc non fi rro-uaffe. GlittefU fenfati talenti confeflarono effere nellaltra Pittu-ra pur di quefta mano, che retta nella Capella Maggiore dietro»al Tabernacolo. Onde dille il Genio poter ben con ragione quel-la Città gloriarli di racchiudere in (e gioie cosi rare, e pretiofe^ Sì trattengono per qualche tempo in Cenoua ad effetto divede*re la Rimerà, e altro, e pofeia sinoltrano à Torino- f & Fé IL. L L A confideratione delie publiche merauiglìe del-la Pittura, aggiunfcro quella delle priuate radunan-ze, onde piacque alla noftra amabile Compagniafar in tanta Città qualche dimora) adeffetto di po-ter frui-. DE PENNELLI ITALIANI. 15 < ter fruire della bellezza , non meno che della ricca qualità dellefue quali infinite Fabriche, ed* in particolare quella del Doria,iti cui per autenticare ogni (uà maggior grandezza bada il diteedere ftato lalloggio del Gran Carlo Quinto, e tutta iua Corte,e vedendola adorna di bellrflìrac Pitture in frefeo di mano delPordenone5e di Pcrin del Vago,la confederarono anco come Ar-chitettura del medefimo Pcrino, Soggetto pure in quella facol-tà verfatiffimo, e dotto. Piacque al Genio pofeìa , edalla fua Compagnia di fodisfaffinel famo/b Quadro di Federico Barocci pofto nella Chiefa di , nel quale tra laltre cole, chevi


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