Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ero in sul ponte;e ferendosi valentemente, il dicto Lorenzo difendendosi, fu ferito 15con una lancia in nella coscia, per la qual ferita la brigata dimeser Piero fu sbaractata, parte morta & parte si gictò in Arnoe la più si fuggìo. E avendo la brigata di ser Iacopo passatoil ponte, trovando quine messer Piero, posto che il dicto mes-ser Piero fusse compare del dicto ser Iacopo, a questa volta tal 20comparatico pogo valse, che in su quel punto il dicto mes-ser Piero fu ferito et morto. Morto lui, cavalchò la brigata deldicto ser Iacopo con quelle b


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ero in sul ponte;e ferendosi valentemente, il dicto Lorenzo difendendosi, fu ferito 15con una lancia in nella coscia, per la qual ferita la brigata dimeser Piero fu sbaractata, parte morta & parte si gictò in Arnoe la più si fuggìo. E avendo la brigata di ser Iacopo passatoil ponte, trovando quine messer Piero, posto che il dicto mes-ser Piero fusse compare del dicto ser Iacopo, a questa volta tal 20comparatico pogo valse, che in su quel punto il dicto mes-ser Piero fu ferito et morto. Morto lui, cavalchò la brigata deldicto ser Iacopo con quelle brigate di Luccha verso la piazzadelli antiani. Et quando funno presso alli Orafi, avendo quinealla boccila della piassa alquanta brigata di quella di messer Be- 25nedecto, quine ebbe molta contentione. CCCLVII. Come la gente di messer Iacopo d Appiano COMBATTEO LA PIAZZA DI PlSA E VINSELA. o r chi vedesse i colpi dall una parte e dall altra menare etferire e alcuni morire ! Alla fine, per non perdere tempo. 1 DI GIOVANNI SERCAMBI 293. ff o o );^-(| il dicto messer Bene-decto fu malvagia-5 mente ferito et mes-si in rocta tucta suabrigata. E per tuctoquesto non è Pisanoche si muova; e qui- 10 ne ohi vedesse rub- bare, uccidere & ogni mal fare, sere una pietà. E così rimase ilgiorno disfacto la casa de Gambacorti; però chi fu morto, chi feri-to, chi preso, chi fuggìo. E quelli figluoli feriti di messer Pieroa poghi giorni morìnno ; bene si crede morisseno per forza più 15 che per le ferite. E cosi rimase il dicto ser Iacopo d Appianomagiore in Pisa coli aiuto deUi homini di Luccha, che mai persé non sere stato magiore. CCCLVIII. Chome messer Iacopo d Appiano fu FACTO CHAVALIERI.


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